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Domenica di contatti: si attende l’offerta. Nuove opzioni per il ds

AGGIORNAMENTO H 18.35 – Proseguono fittissimi e proseguiranno ancora i contatti tra Maurizio Milan e Brera Holdings. La Salernitana attende l’offerta della società statunitense che protebbe arrivare nella notte o, al più, nella mattinata di domani. Nelle tempistiche va anche considerato il fuso orario.

In caso di inserimento di una nuova proprietà, potrebbe prendere corpo l’ipotesi Giancarlo Romairone come ds. Il dirigente ligure ha lavorato in passato con Pro Vercelli, Carpi, Chievo, Bari e Triestina. Interlocuzioni ci sono state anche con Polito, Rinaudo, Valentini e Lovisa. Se Iervolino dovesse restare in solitaria però la scelta sembra già essere fatta: Rocco Maiorino.


Maurizio Milan è rimasto fino a tarda notte collegato con gli Stati Uniti per seguire gli ultimi dettagli – su sponda venditore, quindi Salernitana – della trattativa per portare il club ad essere oggetto di proposta d’acquisto vincolante da parte di Brera Holdings, la società quotata al Nasdaq che investe nelle multiproprietà calcistiche. La giornata di oggi può essere molto importante in tal senso. L’ad è ormai il collegamento fisso con i professionisti a cui la società amministrata da Pierre Galoppi si è affidata per perfezionare l’operazione. Terminata la due diligence, ora si attende l’offerta per arrivare all’eventuale firma di un preliminare, fino al closing. Ore caldissime.

Dalla chiusura o meno di questo passaggio cruciale, Danilo Iervolino – al momento ancora mediaticamente molto distante dalle faccende granata – darà il via alla nomina del nuovo direttore sportivo e contestualmente all’allenatore, sempre con l’intermediazione di Milan, che resterebbe con un ruolo di primo piano a Salerno anche in caso di cessione della società granata. Dopo l’allontanamento con Petrachi, il nome di Maiorino (che era in corsa testa a testa con lui qualche giorno fa) è tornato d’attualità ed in pole position. Quel “sarà rivoluzione, punteremo sui giovani” pronunciato da Iervolino il 29 marzo scorso al Corriere della Sera è evidentemente sintomo di una volontà di fare altrettanto anche a livello dirigenziale. Certo, tutto ciò stride con i corteggiamenti andati a vuoto prima a Sogliano, poi ad Angelozzi, infine con l’accordo saltato con Petrachi (che si è indispettito per il fatto di non avere garanzie certe sul futuro del club, di conseguenza budget e programmazione).

Maiorino (foto in alto), nato nel 1982, è fermo da quattro anni e attende solo una chiamata per dare seguito agli incontri in cui ha spiegato la sua idea di calcio. Le esperienze al Milan (prima con i giovani, poi in prima squadra sotto il tutoraggio di un totem come Adriano Galliani) e al Las Palmas (B spagnola) lo hanno formato ma non definitivamente consacrato. Spera di costruirsi a Salerno una nuova corazza, grazie al suo inglese fluente che pare abbia colpito molto Iervolino. Valentini e Rinaudo sono opzioni secondarie ma occhio alla candidatura di Ciro Polito, che sembra aver guadagnato terreno e può contendere a Maiorino il ruolo. L’ex barese ha esperienza in B, personalità, un passato da calciatore anche a Salerno e soprattutto capacità di costruire squadre senza spendere e spandere. Né lui, né Maiorino piazzerebbero condizioni relativamente al futuro societario e sarebbero pronti a sposare la causa della Salernitana. Il loro compito sarebbe vendere, vendere, vendere. Capitalizzare al massimo le cessioni per poi utilizzare una parte del ricavato per allestire il nuovo roster e un’altra parte per coprire le perdite. Il discorso è molto importante anche per la riuscita della vendita del club, visto che pare che Brera Holdings abbia intenzione di piazzare una postilla nell’eventuale accordo che prevede un attivo di mercato estivo pari a 20-25 milioni per poter entrare nella Salernitana (parzialmente o totalmente). Altrimenti, si andrebbe avanti con Iervolino.

Per la panchina, anche qui i sondaggi sono stati già condotti da proprietà e amministratore delegato, tra suggerimenti, consigli di qualche diesse contattato. Mimmo Toscano, già tra i papabili due giorni fa (clicca qui per leggere), nelle ultime ore sembrerebbe aver guadagnato posizioni. L’allenatore calabrese deve liberarsi dal Cesena, che ha appena condotto in B, per poi aderire a un nuovo progetto. In serie C è corteggiatissimo da Catania e Padova ma chiaramente metterebbe la cadetteria in testa. La Salernitana c’è. Già nel 2014 fu vicinissimo alla panchina del cavalluccio marino, caldeggiato da Mariano Fabiani per la ripartenza dopo l’eliminazione ai playoff di terza serie con Gregucci. alla fine, Lotito e Mezzaroma scelsero Mario Somma… per poi virare subito su Menichini. Storia di dieci anni fa. Nell’elenco dei possibili tecnici c’è anche Alberto Aquilani, discreto campionato a Pisa l’anno scorso e uno dei giovani in rampa di lancio. Scottato dopo il mancato sì con la Fiorentina, potrebbe scegliere di restare in B in una piazza calda come Salerno. Altro nome in lizza è quello di Andrea Sottil.

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