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Djuric sfida Simy, il nigeriano: “È il mio miglior calcio da quando sono qui, il Crotone sta bene”

Sfida ad alta quota tra Crotone e Salernitana. Non solo per la posizione in classifica, ma anche tra i due giganti Simy e Djuric. Entrambi sfiorano i due metri di altezza ed entrambi stanno trascinando la propria squadra a suon di gol e di lavoro preziosissimo sul fronte offensivo. Il centravanti nigeriano ha segnato 18 reti in stagione e i granata sono tra le sue vittime preferite: tre gol in tre gare finora, ma nessuna nella partita di andata in questa stagione. Dal canto suo il bosniaco ha segnato 11 reti ed è uno dei goleador più decisivi del campionato, oltre a essere un ex della gara, con 45 presenze e 7 reti in maglia rossoblu. Si deve affidare alle sue doti la Salernitana se vuole fermare la marcia degli squali che sembra essere ripartita a pieno ritmo dopo il rallentamento nelle prime gare dalla ripresa: “La lotta è difficilissima come ci aspettavamo – ha spiegato proprio Simy in un’intervista a B Magazine – È normale dopo tutto questo tempo fermi. Ricominciare così è stato un po’ strano, ma non cerchiamo scuse, non siamo partiti bene, abbiamo fatto tre pareggi nelle prime tre, rallentando un po’, ma il Crotone sta bene, dobbiamo solo avere un po’ di fiducia e rientrare in forma. Sono sicuro che da qui alla fine ce la giocheremo e centreremo il nostro obiettivo”.
Attenzione quindi, perché tra l’altro il Crotone è una delle squadre dal gioco più vivace di questa Serie B, grazie al lavoro di Stroppa: “È molto bello lavorare con lui, da quando sono arrivato in Italia sto giocando il mio miglior calcio e mi sto divertendo tantissimo. Lo staff è preparatissimo, mi aiuta a migliorare e il nostro gruppo e fantastico. Siamo tutti felici di quello che stiamo facendo e di quanto siamo cresciuti. Per la mia carriera è importante lavorare con un allenatore così e sono molto grato della fiducia e delle opportunità che mi sta dando. Ci dà molti consigli. È sempre d’aiuto lavorare con un ex giocatore, lui ha vissuto quello che viviamo noi ora e quindi ci capisce. È un vantaggio. Ci trasmette serenità perché sa cosa pensiamo e quando è il momento di parlarci è tutto più fluido”.
Quindi gli squali possono contare sul Simy più in forma da quando è arrivato in Calabria, anche se deve ancora abituarsi a lingua e dialetto. Comunque, come ha fatto anche il suo corrispettivo granata, ha già superato il suo precedente record di 14 reti in campionato: “Per me è favoloso.Sono quattro anni che vivo e gioco in una città in cui la passione per il calcio è incredibile. I tifosi mi hanno sostenuto dal primo momento. Sono felicissimo di essere qui e spero di rimanerci a lungo. Non ho ancora imparato il dialetto di Crotone, faccia ancora fatica a parlare italiano. Dopo che avrò perfezionato quello vedremo. Riguardo i gol, un giocatore deve cercare di fare sempre meglio. Spero di continuare a migliorarmi. Non voglio dare un numero, ora sono solo concentrato sull’obiettivo di squadra: la Serie A. Poi a fine stagione se riusciremo a centrare l’obiettivo vedremo anche quanti gol avrò segnato e faremo i conti. Farei di tutto per la promozione. Io voglio il Crotone in Serie A. lo meritiamo tutti, dai tifosi allo staff fino ad arrivare a noi giocatori. Se succederà vedrete cosa farò…
E nonostante il vantaggio bisogna fare attenzione, perché la lotta rimane sempre serrata: “La Serie B è bella perché è molto difficile. A parte il Benevento che ha fatto una stagione incredibile, le altre sono tutte lì a lottare. Ogni partita è una lotta e così è molto bello sia per i tifosi che per noi, che miglioriamo continuamente. Dal secondo all’ultimo posto si gioca a viso aperto e sarà così fino a fine campionato”.
Il bomber ventottenne è anche nel giro della nazionale nigeriana, con cui ha disputato gli ultimi mondiali, giro a cui spera di riavvicinarsi pure Milan Djuric, dopo l’esordio nel 2015: “Due anni fa ho giocato il Mondiale ed è stato il momento più bello della mia carriera. Non si può descrivere l’emozione, mi piacerebbe che tutti i calciatori professionisti potessero vivere una cosa del genere. È una festa, una manifestazione pazzesca, diversa da tutte le altre. Ho relizzato il mio sogno di bambino, vestire la maglia della nazionale, giocare il Mondiale, la Coppa d’Africa. Il Mondiale è stata una gioia immensa, vediamo se in futuro arriveranno altre opportunità. Ora sono concentrato sul Crotone, anche perché se non faccio bene qui la Nazionale non mi vede. Far bene a Crotone è l’unico modo per essere convocato nelle Super Eagles”.

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