Diritti tv Serie A, Casini: “Lavorare su infrastrutture e ordinamento campionati”

È un tema toccato più volte, nel corso delle interviste, da Iervolino, patron della Salernitana, e Casini, presidente della Lega Serie A. Quest’ultimo ricevuto all’Arechi nel corso dell’ultima gara casalinga dei granata. L’argomento è il futuro del calcio nelle riforme ma, nell’immediato, lo sviluppo di sinergie e strategia in merito ai diritti tv. «Bisogna lavorare sulle infrastrutture e sul tema dell’ordinamento dei campionati: il numero di squadre professionistiche in Italia è molto alto e va data maggior continuità alla filiera dai più giovani alla Serie A. L’interesse per il calcio italiano è sempre molto alto. L’Italia produce talenti e quindi l’interesse è molto elevato. Il ciclo dei diritti tv terminerà nel 2024 e ho chiesto che il bando fosse anticipato rispetto al termine. Si sta ragionando sull’organizzazione della Lega per capire se attivare la media company come strumento più efficiente per svolgere queste funzioni anche per la vendita degli stessi all’estero» ha sottolineato il numero uno della Lega di Serie A al Gran Galà del Calcio dove, tra gli altri, era presente lo stesso Iervolino che una settimana fa, ai microfoni di “La Politica nel Pallone”, storica e prestigiosa trasmissione radiofonica della RAI sulle frequenze di GR Parlamento dichiarava: «Sarà la Lega con ampie discussioni a decidere i fondi per i diritti. Bisogna capire se ci sono voglie ed energie per creare delle media company. Bisogna creare un quadro di norme che diano certezze per gli investitori come quelli che vogliono i nuovi campionati a 18 squadre rispetto a 20, io sono contrario perchè penso sia un male in termini di diritti e perderebbe tanto il calcio a 18 squadre. Il problema dei fondi è una discussione che bisogna affrontare insieme alla Lega Calcio. Mi auguro che le decisioni della media company possano arrivare prima del nuovo anno solare. Il calcio italiano ha tantissimi imprenditori che ne capiscono abbastanza ed è un fatto che ci avvantaggia».