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Diritti tv, ok al nuovo bando: dal 2024 più introiti per la Serie A (e prezzi minori per i tifosi)

La Lega Serie A punta ad aumentare gli introiti derivanti dai diritti tv e approva il nuovo bando per la commercializzazione dei diritti televisivi per i prossimi anni con diverse novità: offerte sia in esclusiva, sia in co-esclusiva, sia triennali, sia quinquennali e soprattutto con la possibilità di acquisire anche partite in chiaro per lo slot del sabato sera. Tutto ciò entrerà in vigore dal 2024 (già a fine mese, al più tardi a giugno dovrebbe essere pubblicato il tutto) e concorrerà fisiologicamente a un calo dei prezzi finali degli abbonamenti televisivi per i tifosi. Più competitors si aggiudicheranno i diritti, meno dovrà costare il pacchetto per “convincere” il tifoso ad abbonarsi.

C’era Maurizio Milan in rappresentanza della Salernitana oggi in via Rosellini per l’assemblea che ha votato all’unanimità il nuovo bando: diciannove su diciannove, perché la Sampdoria è già aritmeticamente retrocessa e ha perso il diritto di voto. Il nuovo invito ad offrire prevede “otto pacchetti con diverse configurazioni e un prezzo minimo di 1,2 miliardi di euro annui per l’offerta sui tre anni, che salirà del 10% nel caso di vendita a quattro anni e di un ulteriore 10% nel caso di vendita a cinque anni“, come fa sapere la Lega Serie A stessa. In questa stagione i ricavi totali superano di poco il miliardo di euro da suddividere per i vari club in tal modo, mediante i dettami della Legge Melandri: il 50% del totale equamente ripartito e il restante suddiviso per il 30% in base ai risultati sportivi (12% classifica finale, 3% punti totalizzati nell’annata, 10% rendimento dell’ultimo quinquennio, 5% graduatoria in base a risultati nazionali e internazionali dal 46/47 al 2016717) e il 20% in base al bacino d’utenza (12% su pubblico pagante, 8% audience delle partite in tv con certificazione Auditel).

“Oggi è una giornata molto importante. – ha spiegato Lorenzo Casini, Presidente della Lega Serie A -. Per la prima volta dalla Legge Melandri le Società hanno riconosciuto l’importanza di centralizzare la commercializzazione dell’archivio corrente, allineando così la Lega Serie A alle altre Leghe europee. Per certi versi si tratta quindi di una giornata epocale, questa decisione presa all`unanimità rappresenta la consapevolezza della necessità di cambiare e rafforzare il ruolo della Lega Serie A come organizzatore della competizione”. La commercializzazione collettiva dell’archivio è una vittoria per le società medio-piccole come la Salernitana, che non avendo grandissima storia in massima serie può solo beneficiare degli introiti generati perlopiù dalle big con più blasone.

“Per la stesura di questo bando siamo partiti da un ascolto serio del mercato e abbiamo capito l’importanza di iniziare con largo anticipo. Offriremo un prodotto di qualità alta, per cui abbiamo investito molto sulla tecnologia e sulla valorizzazione delle immagini, oltre che la necessaria lotta alla pirateria che finalmente vede un punto di arrivo – ha spiegato l`Amministratore Delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo -. Ci sarà inoltre un arricchimento dei contenuti nel giorno gara e pre-gara, con maggior coinvolgimento dei protagonisti. Abbiamo deciso di pubblicare un bando estremamente ampio: comprende otto pacchetti e tre configurazioni diverse al loro interno, modello matrioska. Per quanto riguarda i pacchetti abbiamo previsto tutte le possibilità, da una condivisione piena delle 10 gare fino ad opzioni con maggiori esclusive, anche con la gara in chiaro al sabato seraI soggetti interessati a partecipare avranno un mese di tempo per fare le loro offerte, poi inizieranno le trattative private. Qualora l’Assemblea non ritenesse congruo il risultato ottenuto si passerà al modello che prevede l’intermediario indipendente, ovvero un soggetto che si sostituisce alla Lega per fare lui stesso un bando. Infine, la terza soluzione: il canale della Lega Serie A. Per un periodo di 10 anni un soggetto finanziario può, come distributore del canale, offrire un minimo garantito e presentarsi sul mercato. La Lega Serie A dovrebbe quindi uscire dalla dinamica del bando, confezionare un canale con all`interno inserita la pubblicità”.

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