Difesa a tre, semplicità, compattezza, quinti larghi su e giù sulle fasce, carattere e un po’ di attenzione in più. Colantuono chiede questo ed altro alla Salernitana, ora che subentra in un momento in cui il campionato può giocarselo ancora tutto, per raggiungere un obiettivo di medio alta classifica, a differenza delle ultime due occasioni in cui è stato costretto a lavorare penalizzato da situazioni molto complesse, prima col limite ed incertezza trust e poi con una retrocessione già alle porte.
L’esperto allenatore vuole mettere a posto la tenuta difensiva e ripartirà da due dati, cominciando dal fatto che in trasferta la Salernitana fino a questo momento ha subito 7 reti in 6 partite e ha fatto meglio di almeno altre 11 squadre. Il dato più preoccupante però è la difesa in casa, con ben 11 gol subiti in 7 match, che la rendono la seconda peggiore casalinga del campionato dietro a Brescia e SudTirol (12).
La difesa a tre, che diventa a cinque nell’idea “vecchio stampo” del tecnico ma sempre efficace quando si attraversano difficoltà, appare una priorità del mister romano. Bronn e Ruggeri braccetti, Ferrari centrale: al Mapei contro il Sassuolo potrebbe essere questo lo schieramento difensivo per limitare una squadra, quella di Grosso, che non a caso è al secondo posto in classifica. Con gli elementi temibili che si ritrovano in rosa i neroverdi, Laurientè e Berardi per dirne alcuni, sarà una sfida in cui tenere attenzione massima e avere grande aiuto anche dei quinti. Stojanovic è squalificato, quindi Ghiglione è certo di una maglia da titolare sulla fascia destra, mentre dalla parte opposta agirà Njoh, come da test di ieri contro la Primavera.
L’esterno prelevato dalla Cremonese ha svolto prevalentemente il ruolo di laterale nei cinque in carriera e potrà dare una grande mano, anche perché vuole riscattarsi dopo un avvio di stagione condizionato dall’infortunio al braccio subito in estate, prima di arrivare a Salerno. Anche il francese sembra avere margini per poter fare bene da quinto. Il 3-5-2 è oramai modulo conosciuto e tante squadre in B lo adottano. Il pubblico dell’Arechi lo ha visto spesso negli ultimi anni, ci ha vinto i campionati del 2015 dalla C alla B e del 2021 dalla B alla A, e sa che il ruolo degli “stantuffi” è particolarmente importante anche in fase offensiva. Alternative possono essere Sfait e Dalmonte, anche se non proprio di ruolo naturale, oltre a Jaroszynski, risparmiato nell’allenamento congiunto con la Primavera ma che dalla settimana entrante sarà nuovamente disponibile dopo aver scongiurato problemi alla caviglia in seguito alla contusione rimediata alla vigilia della sfida contro il Bari.
Il polacco è conosciuto da Colantuono, che lo ha allenato nel 2021/22 in serie A schierandolo però anche braccetto sinistro della difesa a tre. Lui e Velthuis rappresentano alternative che potrebbero essere funzionali. L’olandese, fin qui condizionato da un avvio di stagione incerto, dovuto anche alle difficoltà di ambientamento in un calcio nuovo, può crescere e chissà che il reparto più folto non riesca a dargli sicurezze migliori. Ferrari sta aiutando molto i compagni, lo stesso si può dire di Bronn che pure potrebbe giocare centrale dei tre. Attenzione anche a Gentile, non molto utilizzato da Martusciello come terzino, che Colantuono potrebbe rivisitare. Infatti a destra ci sono già due concorrenti esperti come Ghiglione e Stojanovic e quindi il classe 2003 scuola Fiorentina potrebbe anche essere testato da braccetto destro. A gennaio saranno fatte valutazioni per capire se resterà in rosa o gli verrà data la possibilità di andare a giocare in altri contesti.
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