Difesa da registrare: Golemic punto fermo, da decidere i braccetti

Cinque gol subiti nelle ultime due partite, lo stesso numero di reti incassate nelle precedenti cinque uscite stagionali. In vista della gara contro la Cavese, Giuseppe Raffaele dovrà riflettere sul reparto difensivo, scegliendo gli interpreti giusti. Prosperi avrà varie opzioni in avanti: gli ex Fella e Orlando potrebbero agire alle spalle di uno tra Guida – altro ex -, Ubaldi o Sorrentino, in gol a Monopoli. Peserà per i granata l’assenza di Eddy Cabianca: non è un caso che dallo stop dell’ex FeralpiSalò, la Salernitana abbia incassato cinque reti.

L’attenzione di Raffaele si concentrerà, inevitabilmente, sui braccetti che affiancano i due intoccabili: il portiere Antonio Donnarumma, assoluto punto fermo insieme all’esperto Vladimir Golemic. Sotto osservazione c’è sicuramente Paolo Frascatore. L’ex Avellino è finito nell’occhio del ciclone per due errori pesantissimi, risultati decisivi sull’esito delle ultime gare: la palla persa che ha spianato la strada al gol vittoria del Cerignola e un’altra indecisione costata cara contro il Casarano. Contro i blufoncé potrebbe accomodarsi in panchina. Con l’urgenza di “registrare” la retroguardia, Raffaele potrebbe virare su diverse combinazioni che coinvolgono principalmente Mauro Coppolaro, Emmanuele Matino e Armando Anastasio. Affiancare a Golemic Matino e Coppolaro si configurerebbe come la scelta più logica. Sfruttando la sua adattabilità Coppolaro traslocherebbe sulla sinistra, a destra si aprirebbero le porte per il ritorno dal 1′ di Matino. L’ex Bari ha giocato l’ultima volta da titolare nel recupero contro l’Atalanta.

Un’altra ipotesi è quella di schierare Anastasio come braccetto sinistro, ruolo che ha ricoperto nella gara interna col Sorrentom salvo poi tornare, contro Giugliano, Cerignola e Casarano, in fascia. Arretrare l’esterno mancino servirebbe a sfruttare la sua qualità in fase di costruzione e avvio dell’azione. Questa mossa lascerebbe Coppolaro come braccetto destro, ruolo per lui più naturale.

A cura di Romolo Mastantuoni