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Dieci i precedenti con i blucerchiati al Ferraris: lo scorso anno il via alla rincorsa salvezza

Quello di domenica pomeriggio sarà l’undicesimo incrocio tra Sampdoria Salernitana al ‘Ferraris’ di Genova. Il bilancio è di otto successi blucerchiati e di due vittorie granata. La prima sfida in in terra ligure risale al 9 maggio del ’48: la Salernitana, in cerca di punti utili alla causa salvezza, impatta rovinosamente al Ferraris. La formazione di Gipo Viani non riesce a dare continuità alla bella vittoria della settimana precedente (5-0 sulla Pro Patria) perdendo per 6 reti a 3 contro in terra blucerchiata: a segno per i granata Rossi e Merlin, i quali nella prima frazione avevano dato flebili speranze di rimonta (3-2 all’intervallo) e il salernitano Elio Onorato (che qualche mese più tardi approderà al Milan di Gunnar Nordahl). Il triplice fischio manderà poi agli archivi la partita con una sconfitta che non rese giusto merito alla prestazione di Margiotta e soci.

Bisognerà poi attendere circa due decenni per rivedere contro le due compagini al Ferraris. La Salernitana, di ritorno in B dopo un lungo purgatorio, sfiderà i blucerchiati sia in Coppa che in campionato, con il medesimo risultato (1-0 in favore dei liguri). La sfida nella rassegna tricolore sarà decisa dall’unica rete in maglia blucerchiata di Luciano Rigato al 16′, mentre nel campionato regolare sarà Giancarlo Salvi il match-winner della gara.

Altro giro, altra corsa: la Salernitana, tornata in serie A dopo la magnifica cavalcata della stagione precedente, arriva al Marassi in cerca del primo blitz esterno nel massimo campionato. La formazione di Delio Rossi, coinvolta nella lotta per non retrocedere, arriva a Genova con la voglia di stupire. Luciano Spalletti dà fiducia a Ortega: il numero 10, al 5′ della ripresa, guadagna la massima punizione dopo un fallo di Del Grosso. Il sudamericano dal dischetto beffa Balli, indirizzando la sfera centrale sotto le gambe del pipelet granata. Quindici minuti dopo Saliou Lassissi si fa espellere per fallo su Giacomo Tedesco, lasciando i suoi in 10 uomini. La Salernitana alza i ritmi ma non troverà mai la rete del pari, mandando agli archivi la sfida per 1-0.

Il successo non basterà alla squadra ligure per mantenere la categoria, così l’anno dopo blucerchiati e granata sono nuovamente contro nel campionato cadetto: a Genova però stavolta la storia andrà diversamente. La Salernitana del ritrovato Luigi Cagni arriva al Marassi dopo la debacle nel derby contro il Savoia, mentre la Doria di Gian Piero Ventura, in cerca di punti preziosi in ottica promozione, prepara la partita dopo la sconfitta del Bentegodi contro il Chievo e quella, più rumorosa, nella stracittadina con il Genoa.

La formazione granata sfrutta le sue armi migliori: prova maiuscola di Di Michele, imprendibile per la retroguardia blucerchiata, assistito da Ighli Vannucchi in avanti. La Salernitana passa al 5′ con un rigore procurato (e segnato) dal numero 10 granata, giù in area su fallo di Castellini. Pochi minuti dopo lo stesso Di Michele lancia Rossi che mette in mezzo per Vannucchi: stop di petto e conclusione imparabile per Sereni. Il numero 10 granata è una furia e qualche minuto dopo spiazza il pipelet ligure con un esterno destro imprendibile, per il parziale 3-0 granata. La Salernitana si culla e la Samp sale in cattedra: Dionigi e Casale provano a riequilibrare le sorti della gara, ma Vannucchi, nuovamente dagli undici metri, fissa il risultato sul 4-2.

Granata e blucerchiati mandano agli archivi la stagione e si presentano con rinnovate ambizioni ai nastri di partenza del campionato 2000/2001: sulla panchina della Samp va l’ex Cagni. Questa volta il risultato arride all’undici genovese, che ha ragione della Salernitana per 2 a 0: le reti di Luiso e Lombardi nella seconda frazione di gioco. L’anno seguente la Salernitana battezza il suo cammino in campionato con una vittoria, all’Arechi, proprio contro la Samp, ma al Marassi l’undici di Gianfranco Bellotto, subentrato a Cagni, piega la Salernitana di Zeman: al gol iniziale di Vignaroli rispondono Bernini e Flachi, che fissano il finale sul 2-1 in chiave blucerchiata. Nel campionato 2002/2003 le compagini vivono emozioni differenti: la Samp, sulle ali dell’entusiasmo, ottiene il primo posto in classifica ex aequo con il Siena, mentre i granata chiudono la stagione all’ultima posizione e saranno ripescati dopo il turbolento Caso Catania. Al Marassi la sfida viene decisa, dopo pochi minuti di lancette, da un gol di Sergio Volpi. Il 27 ottobre del 2020 la penultima sfida: al ‘Ferraris’ i granata di Castori fecero visita alla squadra allenata da Ranieri nel terzo turno di Coppa Italia. La sfida di Marassi fu decisa da un gol di La Gumina al nono minuto del secondo tempo. Nell’ultimo precedente dello scorso campionato gli uomini di Nicola vinsero 2-1 con gol di Fazio ed Ederson, fu l’inizio della cavalcata granata verso la storica salvezza. Di seguito il tabellino di quel match:

SAMPDORIA-SALERNITANA 1-2 (16/04/22)

SAMPDORIA (4-3-1-2): Audero; Bereszynski, Ferrari, Colley, Murru (45′ Augello); Candreva, Rincon (86′ Damsgaard), Thorsby (63′ Ekdal); Sensi; Quagliarella (63′ Sabiri), Caputo. A disp: Falcone, Ravaglia, Conti, Magnani, Yoshida, Supryaga, Vieira, Trimboli. All: Giampaolo

SALERNITANA (3-5-2): Sepe (70′ Belec); Gyomber, Radovanovic, Fazio; Mazzocchi, Ederson (65′ Kastanos), Bohinen, Lassana, Ranieri (87′ Gagliolo); Djuric (87′ Mikael), Bonazzoli (65′ Ribery). A disp: Russo, Dragusin, Veseli, Di Tacchio, Zortea, Verdi, Perotti. All: Nicola

Arbitro: Valeri di Roma 2 (Dei Giudici/Lombardo). IV uomo: Colombo. Var: Manganiello (Mondin)

Note: Marcatore: 4′ Fazio, 6′ Ederson, 32′ Caputo; Angoli: 6-2; Ammoniti: Sepe, Djuric, Bonazzoli, Bohinen, Mazzocchi, Ranieri, Sensi; Recupero: 2′ pt, 6′ st

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