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Dia-Vilhena, la Salernitana mette la crisi alle spalle e ritrova la vittoria

TABELLINO LECCE-SALERNITANA 1-2

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Umtiti, Baschirotto, Pezzella; Maleh (11′ st Gonzalez), Hjulmand, Blin (23′ st Askildsen); Strefezza (23′ st Banda), Colombo (25′ st Ceesay), Oudin (1′ st Di Francesco). A disposizione: Bleve, Brancolini, Cassandro, Gallo, Lemmens, Tuia, Helgason, Voelkerling. Allenatore: M. Baroni.

SALERNITANA (4-4-2): Ochoa; Sambia (37′ st Lovato), Troost-Ekong, Bronn, Bradaric; Candreva, Coulibaly (17′ st Crnigoj), Bohinen (1′ st Nicolussi Caviglia), Vilhena (40′ st Kastanos); Piatek, Dia. A disposizione: Fiorillo, Sepe, Daniliuc, Pirola, Radovanovic, Bonazzoli, Botheim, Valencia. Allenatore: D. Nicola.

Arbitro: Massa di Imperia.

NOTE. Marcatori: Dia al 5′ pt, Vilhena al 20′ pt (S), Strefezza al 22′ pt (L). Ammoniti: Coulibaly, Bradaric, Sambia, Nicolussi Caviglia (S), Maleh, Baschirotto (L). Angoli: 3-3. Recupero: 4′ pt, 6′ st.

Finalmente, è proprio il caso di dirlo. Una vittoria da squadra, una vittoria da chi sa che la salvezza è tutt’altro che blindata. La Salernitana espugna il Via del Mare di Lecce con un successo di platino per ridare ossigeno ad una classifica bisognosa di ritrovare tranquillità. Tre punti meritati con la ciliegina del ritrovato spirito battagliero della truppa di Davide Nicola. Che può godersi un Dia monumentale, un Piatek mai domo a far sportellate con la difesa avversaria. Ma anche la crescita di Vilhena e Bradaric, il ritrovato Sambia, la conferma di Nicolussi Caviglia. Nubi di colpo spazzate, si può guardare nuovamente al futuro con fiducia e serenità.

LA CRONACA. Nicola conferma l’assetto tattico del derby stravolgendone il volto, soprattutto in difesa. Dentro Troost-Ekong in coppia con Bronn, c’è Sambia a destra con Bradaric a sinistra. Bohinen in cabina di regia, per il resto formazione confermata. Baroni sceglie Maleh in mezzo al campo e Oudin in attacco, solo panchina per Banda e Di Francesco.

Al 5′ la Salernitana passa in vantaggio. Coulibaly vede l’inserimento di Candreva, Pezzella lo anticipa ma tiene vivo il pallone su cui s’avventa Dia al limite dell’area. Il senegalese si coordina alla perfezione e di controbalzo non lascia scampo a Falcone. I granata ci prendono gusto ed al 7′ impegnano ancora Falcone con una velenosa punizione di Sambia.

Squillo Lecce al 10′. Errore di Coulibaly in uscita, palla a Strefezza che s’aggiusta la sfera e mira subito la porta, Ochoa la controlla alta senza neanche doversi sporcare i guantoni.

La Salernitana sembra controllare ma scivola sulle solite amnesie. Malinteso Bronn-Bohinen in palleggio, riparte il Lecce e Troost-Ekong deve metterci una pezza su Colombo. Sul susseguente corner svetta Umtiti, palla di poco a lato.

E’ un episodio estemporaneo, perché la Salernitana è padrona del campo, organizzata ed aggressiva in pressing. Corale ed efficace. E non è affatto casuale che il raddoppio nasca da una pressione alta di Bradaric, bravo a sfilar palla sulla trequarti offensiva a Oudin. Il successivo filtrante di Dia per Candreva si trasforma in assist al bacio per Vilhena, freddissimo davanti a Falcone.

La gara sembra in discesa ma la Salernitana riesce subito a complicarsela. Discesa di Pezzella lasciato troppo libero da Candreva, buco di Troost-Ekong, Bohinen poco reattivo e zampata di Strefezza che di punta manda fuori tempo Ochoa e riporta i suoi in partita.

La Salernitana sbanda ed al 33′ il Lecce va vicinissimo al pari. Azione insistita dei salentini sviluppatasi sul binario destro, Hjulmand aggira Bohinen e trova Colombo a centro area, tiro a botta sicuro e respinta di Sambia praticamente sulla linea. La squadra di Baroni bussa di nuovo alla porta di Ochoa al 38′. Il portiere messicano respinge come può su Blin, il tap-in di Colombo finisce in curva. La Salernitana capisce che restare rintanata nella propria metà campo può rivelarsi fatale e prova a distendersi in ripartenza sfruttando i varchi aperti dal lavoro sporco di Piatek. Candreva s’infila, scarica per Dia che non riesce a servire il liberissimo Vilhena. Si va al riposo con la Salernitana avanti 2-1, con il rammarico di non aver gestito il doppio vantaggio e con qualche cartellino di troppo sul groppone comminato a senso pressoché unico da Massa.

Un volto nuovo per parte al rientro dopo l’intervallo. Baroni sceglie Di Francesco per Oudin, Nicola richiama Bohinen per Nicolussi Caviglia. Al 49′ subito occasione Salernitana. Candreva nel traffico fa correre Sambia e si propone in sovrapposizione, cross per Piatek che di testa trova Falcone ben piazzato. Ancora di testa, ma in area difensiva granata, ci prova Di Francesco che trova Ochoa attento in presa. La gara è ancora vivace, le due squadre ribattono colpo sul colpo. All’11’ Candreva da posizione defilata, gran destro carico d’effetto e palla di poco alta. Minuto 15, coast to coast di Coulibaly che recupera nella sua area di rigore, si fa tutto il campo palla al piede e scarica per Piatek la cui conclusione è sporcata dalla difesa giallorossa. Stremato e caricato di un giallo pesante, il maliano al 16′ lascia il campo all’esordio di Crnigoj.

Il Lecce continua a creare pericoli sulla fascia destra granata. Di Francesco trova prima il fondo e poi Colombo a centro area, bravo Bronn in chiusura. Sambia di nuovo da calcio da fermo al 18′, Falcone si rifugia in corner. La gara è pirotecnica. Tentativo dalla distanza di Di Francesco al 21′, Ochoa si allunga. Baroni si gioca anche la carta Banda nel finale nel tentativo di agguantare il risultato. La Salernitana inizia a boccheggiare, Nicola ritarda i cambi. Entrano Lovato per un esausto Sambia, con Bronn a fare il terzino, e Kastanos per Vilhena. Girata di Ceesay al 41′, palla fuori. I sei minuti di recupero sembrano interminabili. Il triplice fischio di Massa è liberazione pura. La Salernitana torna a vincere dopo tre mesi e lo fa sul campo di una diretta concorrente. La crisi è alle spalle, ora inizia un nuovo campionato.

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