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Di Vico, le luci sono tutte per te! Soddisfazione Pistolesi e Fusco: “Ragazzo umile e dedito al lavoro”

Per chi ha seguito la storia recente della Salernitana, Rocco Di Vico non è una sorpresa. Ieri pomeriggio, il classe 2007, arrivato nel dicembre del 2023 a Salerno, ha cambiato l’inerzia del centrocampo in quel di Latina. Arrivato dall’Urbetevere, Di Vico è stato sin da subito attenzionato dall’allora responsabile del settore giovanile Stefano Colantuono. Il centrocampista è stato protagonista di una scalata che l’ha portato ad ottenere prima la promozione in Primavera e poi due convocazioni in Serie A, nel 2024, durante la gestione Colantuono: all’Allianz Stadium per il match contro la Juventus ed a San Siro per la sfida contro il Milan.

Lo scorso anno, la consacrazione in prima squadra. Di Vico è convocato per il ritiro estivo di Rivisondoli da Giovanni Martusciello, l’attuale collaboratore tecnico della Juventus dirà: “Occhio a Di Vico che è 2007 e ha colpi interessanti. Se cresce, può avere una bella carriera”. In Abruzzo, il diciottenne è usato come jolly a centrocampo, ma anche come esterno destro offensivo e terzino destro. Il 23 agosto fa il suo esordio in Serie B entrando al 93’ contro il Sudtirol. Martusciello saluta, ma Di Vico resta in prima squadra danzando tra la Serie B e il campionato Primavera 2. Gli ultimi minuti in cadetteria li giocherà il 7 dicembre a Modena, sotto la gestione di Stefano Colantuono. La Serie C è una categoria che gli propone può proporre più minutaggio. Giuseppe Raffaele lo convoca a Cascia e decide di gettarlo nella mischia a Latina. Alla fine della gara, il mister dei granata elogia il 2007: “Voglio vedere le cose positive come ad esempio il buon ingresso di Di Vico”.

Per capire meglio, però, chi è Rocco Di Vico bisogna tornare all’inverno del 2023. La Salernitana Under 17 di Luca Fusco ha bisogno di rinforzi a centrocampo, Francesco Pistolesi decide di puntare sul giocatore dell’Urbetevere: “Presi Di Vico dall’Urbetevere nel mercato di gennaio, mi colpì di lui la sua personalità e la sua tranquillità nel gestire la partita”. L’allora direttore sportivo dell’Under 17 e della Primavera ha rilasciato ha spiegato anche, secondo lui, in quela posizione della mediana può rendere il ragazzo: “Per me, per rendere al meglio, è un giocatore che deve giocare a 2 nel centrocampo e deve essere lasciato libero di proporsi in fase offensiva. Ma comunque può fare anche la mezzala di un centrocampo a 3. Tra un po’ di anni potrà fare anche il play quando acquisirà più tempi di gioco in quel ruolo”.

L’ex Viterbese non è rimasto sorpreso del buon esordio: “Già l’anno scorso esordì in B con la Salernitana e reputo che sia la normalità che giochi in C. Poi capisco anche che la Salernitana è una rosa costruita per vincere e quindi ci vuole più pazienza”. L’ex responsabile delle rose Under 17 e Primavera ha parlato del suo rammarico per aver lasciato il progetto granata: “Mi resta il ricordo di una società forte economicamente e ben organizzata. Mi resta un rapporto umano con mister Colantuono, che devo sempre ringraziare per l’opportunità e la fiducia che mi ha dato e la stima professionale nei confronti degli staff tecnici e dirigenziali con cui ho lavorato, che hanno migliorato visibilmente ogni singolo giocatore, sia tecnicamente che umanamente. Il mio unico rammarico è che andava spiegato al presidente, da chi di dovere, il tipo di lavoro svolto e quali risultati erano stati ottenuti in così poco tempo”.

Naturalmente Di Vico ha creato un rapporto non solo professionale, ma anche umano, con il suo ex allenatore nell’Under 17 ed in Primavera Luca Fusco. La bandiera granata ha elogiato il classe 2007 sui social: “Ci vuole solo un po’ di coraggio. Bravo Rocco, non si molla”. L’ex difensore granata, parlando ai nostri microfoni, ha rivelato di non essere rimasto sorpreso dall’esordio in terza serie del centrocampista: “L’esordio è stato positivo, ne ero certo. L’anno scorso aveva già esordito in Serie B, per me è un profilo interessante”.

L’ex tecnico dei granatini ha parlato del suo rapporto con il centrocampista: “Venne a fare il primo allenamento a Fisciano, durante un’amichevole con l’Under 16. Mi colpì subito, vidi 30’ di partita e dissi a Pistolesi di prenderlo subito. Furono bravi Pistolesi e Colantuono a sfruttare l’opportunità”. Fusco ha allenato di Vico nella seconda parte di stagione del 2024 con l’Under 17 e nel campionato Primavera 2024-2025, ma ha anche conosciuto il vero Rocco: “Un ragazzo umile, dedito al lavoro. Parliamo spesso, manteniamo un buon rapporto. Cerco di dargli consigli soprattutto extra calcistici. Come calciatore ha una grandissima professionalità, ha una buonissima visione di gioco. Il 2007 sa dove deve migliorare, sa benissimo dove deve ancora crescere e migliorerà con Raffaele”.

L’emozione dell’esordio l’ha provata anche Luca Fusco nel lontano 1997. L’ex difensore granata esordì contro la Fidelis Andria in Serie B, nell’anno della promozione in Serie A: “Io ho fatto l’esordio in Serie B contro l’Andria, poi fui in pianta stabile nella rosa nell’anno della promozione. Ricordo quella partita, quando Delio Rossi mi disse che sarei partito titolare e penso che Rocco abbia provato lo stesso pur partendo dalla panchina. Prima c’era più coraggio, oggi vedo meno iniziativa nei confronti dei ragazzi giovani. Il giovane può sbagliare alla pari dei grandi, oggi in generale si dà poco spazio in Italia. La Salernitana è una squadra che sta facendo un grande campionato, non sempre belli da vedere, ma penso che nel corso dei mesi migliorerà anche su questo aspetto. Per il momento è prima ed è quello che conta”.

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