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Di Vaio ricorda Salerno: “L’Arechi era un fortino. Finale di stagione straordinario in Serie A”

“L’Arechi era un fortino”, così Marco Di Vaio ha parlato dello stadio della Salernitana nella stagione 1998-1999. L’ex bomber granata della promozione nella Serie B 1997-1998 e punta di diamante dei granata in Serie A nell’anno successivo ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Tv Serie A. L’ex attaccante della Nazionale ha parlato dell’intero percorso nella squadra granata.

“Unica squadra retrocessa con 38 punti”

“Dopo due anni di prestiti in giro, non so perché sentivo la necessità di prendere una mia strada diversa da quella della Lazio. Ho seguito il mio istinto per capire che peso avevo nel calcio italiano. Dentro di me sentivo il bisogno di camminare da solo. Ho deciso d’accettare l’offerta della Salernitana. L’anno prima si erano salvati all’ultima giornata e l’obiettivo non era assolutamente la promozione. Poi si sono unite le stelle del calcio, si è formato un gruppo di ragazzi che provenivano da diverse problematiche come me sotto Delio Rossi: un allenatore che già aveva fatto tanto a Salerno. Nell’anno della promozione abbiamo creato molti record, siamo andati in Serie A con 5 giornate d’anticipo e sono stato capocannoniere: alla fine è stata una scelta vincente e siamo tornati in Serie A dopo 50 anni. La retrocessione è arrivata dopo un anno e penso che siamo l’unica squadra retrocessa con 38 punti. Abbiamo fatto un finale di stagione straordinario, l’Arechi era un fortino ed abbiamo vinto contro diverse big con 40.000 spettatori ogni gara. L’ultima giornata non ci siamo salvati a Piacenza e questo è stato un dispiacere perché sarebbe stata la chiusura ideale di 2 anni”.

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