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Di Michele sta con i tifosi: “Promesse non mantenute, Jallow può reagire solo con le prestazioni”

L’ultimo blitz in terra toscana porta anche la sua firma e David Di Michele farà il tifo per la Salernitana nell’ostica gara di Empoli, in programma domani pomeriggio al “Castellani”: “È un campo difficile – Ha dichiarato l’ex attaccante granata ai nostri microfoni – L’Empoli è una squadra che da anni lavora molto bene. Ora stanno facendo fatica e questo può andare a favore dalla Salernitana ma bisogna fare attenzione alla voglia di riscattarsi dei toscani”.

Sarà la sfida tra il giovane Muzzi e l’esperto di Ventura, due vecchie conoscenze di Di Michele: “Conosco Muzzi, abbiamo giocato insieme, dispiace perché sta facendo fatica. La Salernitana ha un tecnico di grandissima esperienza e sarà capace di trovare le armi per mettere in difficoltà l’Empoli e per fare un balzo in avanti in classifica. Sarà una partita bella, agguerrita, con un po’ di paura da entrambe le parti. Speriamo che prevalga lo spettacolo”.

Di Michele giocò al fianco di Muzzi nell’Udinese allenata da Ventura nella stagione 2001/2002: “Prese il posto di Hodgson, per lui non fu facile inserirsi perché Hodgson stava facendo bene. Subentrare in una squadra collaudata col 4-4-2 per lui che prediligeva il 3-5-2 non era semplice perché rischiava di stravolgere un collettivo che aveva determinate idee e un preciso modo di lavorare. Poi ha sempre fatto bene, da una situazione negativa per lui è venuta fuori una grande carriera”.

Per Muzzi in bianconero andò meglio: “Roberto era un grande attaccante ed è una bellissima persona, come allenatore deve ancora affermarsi, è la sua prima esperienza. Ha in mano una buona squadra ma la Serie B è sempre difficile, si gioca poco a calcio e si fatica a far capire le proprie idee ma spero che possa fare bene. Da un latro avremo un tecnico giovane, dall’altro uno molto esperto, sarà una bella sfida”.

Di Michele analizza il momento vissuto dalla squadra granata, alle prese con l’ennesimo campionato deludente: “Mi pare di capire che la tifoseria non è contenta dell’operato della società e questo fa pensare. Ad inizio stagioni c’erano altre ambizioni, anche quest’anno ci si ritrova nel limbo e questo certamente non fa piacere ai tifosi. I tifosi granata sono sempre andati allo stadio, soprattutto quando le cose andavano male, probabilmente non sono state mantenute delle promesse. Questo allontanamento dallo stadio deve far riflettere qualcuno”.

Infine un passaggio su Lamin Jallow, il quale ha esultato in maniera irrispettosa nei confronti dei tifosi proprio come fece Di Michele all’Arechi dopo una sfida con la Pistoiese: “Un errore di gioventù come quello che commisi io. Posso solo dirgli di lavorare e cercare di farsi perdonare a suon di prestazioni. Per un periodo verrà contestato, deve assumersi le responsabilità di quel gesto, giusto o sbagliato che sia. È un professionista e certi atteggiamenti vanno evitati, anche io chiesi scusa in quel momento e l’ho rifatto dopo tanti anni. In quel momento credi di avere ragione ma non è così. Ripeto, può solo fare il massimo e pensare solo a lavorare”.

 

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