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Di Carlo teme Djuric: “Di testa le prende tutte, dovremo adattarci. Rispettiamo capolista, ma…”

Il Vicenza di Mimmo Di Carlo tornerà in campo domani sera diciassette giorni dopo l’ultima partita ufficiale, datata 3 ottobre. Nello scorso weekend, infatti, i biancorossi non sono scesi in campo a causa del rinvio del match contro il Monza per i molti casi di Covid tra i brianzoli. Una sconfitta in trasferta a Venezia e un pareggio casalingo col Pordenone finora per i veneti, neopromossi in questo campionato.

“Avevamo fatto due partite e cominciavamo a stare bene come ritmo e frequenze, è chiaro che questa sosta forzata col Monza non ci sia piaciuta, ma è successo ed era una necessità. La squadra sta bene, purtroppo la pausa ci ha rallentato a livello mentale. – le parole in conferenza da parte del trainer vicentino alla vigilia del match – La Salernitana ha vinto 4-1, prima in classifica e i suoi ritmi potrebbero essere più alti, vista la partita che hanno fatto sabato. Rispetteremo molto la capolista, ma noi puntiamo a vincere. Mi aspetto un Vicenza dinamico, aggressivo, che giochi con quella qualità che abbiamo fatto vedere contro il Pordenone”. Per Di Carlo la sua squadra dovrà “fare molta attenzione alle marcature preventive, perché i nostri avversari sono bravi nelle seconde palle, fra Djuric che va alla spizzata su palla lunga e Tutino che gli scappa dietro. Sarà una partita tosta, aspettiamocela diversa da quella col Pordenone che lascia qualche spazio in più per giocare, mentre la Salernitana ha nel DNA le giocate in verticale, scavalca sempre il centrocampo. Mentalmente bisogna adattarsi a una partita piena di seconde palle. Invece, quando saremo noi in possesso, dovremo essere determinati nel cercare la porta e trovare le giuste combinazioni”.

Si prospetta domani l’esordio in biancorosso di Lamin Jallow, fresco ex di turno. Meggiorini non sarà della partita, infortunato, dunque in attacco Di Carlo sta valutando le chances del gambiano. “Ci sono due strade: far crescere giocatori giocando e a quel punto paghi qualcosa, oppure allenarli prima un po’ alla volta. – dice il trainer del Vicenza – In campo deve andare chi è più pronto. Jallow è certamente migliorato da quando è arrivato, ma mi riservo di prendere tempo fino a domani per decidere. Lui è ex, ci tiene ma in avanti ho i dubbi maggiori e devo pensarci. sia lui che Marotta, Guerra e Gori possono giocare, mentre Longo non sarà in campo dall’inizio: è rientrato solo da due giorni in gruppo”. Oltre a Meggiorini, anche il terzino destro Ierardi non sarà tra i convocati: “Adatterò Zonta nel ruolo. A centrocampo sia Rigoni che Cinelli stanno bene, uno dei due giocherà. Ho visto bene pure Pontisso e Da Riva che ha cominciato a far vedere le sue qualità. Nalini? È recuperato ma non penso sia in grado di giocare dal primo minuto. Abbiamo tante partite, non è ancora pronto per i 90′ ma lo sarà per le prossime”.

Di Carlo torna sulla Salernitana: “Fa in modo che siano gli avversari ad adattarsi al suo modulo. Puoi essere bravo per 70′ e in 5′ ti fanno due gol. Conosco Castori, è un bravissimo allenatore, esperto, fa giocare sempre le sue squadre in questo modo. Djuric di testa le prende tutte, bisogna marcare alle sue spalle e stare attenti seconda palla, perché se non sei pronto i granata ti fanno male. È difficile giocarci contro, hanno intrapreso una strada che produce risultati. La differenza la fa chi fa gol, noi dobbiamo essere più cattivi e determinati nel cercarlo; quel che conta è lo spirito di squadra e la coesione del gruppo. La mentalità deve essere quella di giocare ogni partita per vincere. Se giochiamo di squadra, si mette in risalto anche qualità del singolo. Bisogna stare sul pezzo per 95′, concentrati e determinati a poter vincere. Mi aspetto un passo in avanti sotto l’aspetto realizzativo”. 

Domani ci sarà la possibilità di vedere sugli spalti del Menti anche un po’ di pubblico, fino a mille unità. “Il Covid ha cambiato tutti, in primis noi in campo che non abbiamo i tifosi che sono valore aggiunto. Ma anche coloro che vengono allo stadio con questo clima per le prime volte vanno in difficoltà. C’è poco, c’è silenzio, è una esperienza anche per i tifosi: che vengano con la voglia di tifare anche se siamo in pochi, perché noi in campo sentiamo anche le voci di 500-600, se saranno 1000 meglio. Cercheremo di dar loro la soddisfazione dei tre punti”, il commento conclusivo di Di Carlo.

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