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Derby da ex rimandato per Rossi: “Salernitana sarà mina vagante per la A. Che gioia i miei primi gol al Bari”

Salernitana-Juve Stabia avrebbe dovuto, da calendario, caratterizzare la pasquetta dei tifosi granata; così non è stato, l’emergenza da Coronavirus ha cristallizzato il calcio e non solo. Un ritorno all’Arechi che sarebbe stato speciale per l’ex granata Alessandro Rossi, ora in forza alle vespe: “Il derby sarebbe stata una partita importante e calda, indipendentemente dalla classifica – ha detto in diretta ieri nel corso di una piacevole chiacchierata sul nostro account Instagram – All’andata fu una partita strana, il Menti poi è stata la nostra forza. Abbiamo messo in difficoltà la Salernitana, come tante altre squadre, avevamo tanta voglia di vincere. La Salernitana poi si è ripresa e sta facendo bene. Sarà una mina vagante tra le pretendenti per la promozione. Noi pensiamo prima alla salvezza, poi si vedrà”. L’attaccante poi ha riavvolto il nastro dei ricordi: “Personalmente in granata sono stato bene e non dimentico nulla. Mi ricordo quei gol col Bari, i miei primi tra i professionisti, in uno stadio pieno, una grande emozione ad appena 19 anni. Salerno è stata una sfida, anche se qualcuno me l’ha sconsigliata all’epoca. Ma io volevo vedere il mio valore in una piazza importante alla quale mi sono legato molto e ho cercato di dare sempre il massimo. Ci sono andato con la testa giusta. Lombardi ha fatto lo stesso, aveva paura, ma io l’ho spinto. Sta facendo benissimo, purtroppo si è fatto male, ma spero torni presto. Conosco bene anche Mantovani, con il quale stavo spesso. Il suo infortunio è stato pesante per lui e per la Salernitana. Mi auguro che anche lui torni quanto prima”. Il classe ’97 ha parlato anche dei suoi allenatori, attuali e passati: “Mister Caserta è molto competente, mi ricorda Simone Inzaghi per quanto è maniacale. Mi sta insegnando tanto, forse gli manca solo un po’ di esperienza, ma sta dimostrando di poter fare bene. Nello staff c’è anche mister Ciro Ferrara che è importante. Parla poco, ma al momento giusto, soprattutto quando vede qualche atteggiamento sbagliato. Alla Salernitana ho avuto Bollini che è stato bravo a gestirmi, facendomi giocare quando mi vedeva pronto. L’impatto con l’ambiente non è facile e lo hanno dimostrato Luiz Felipe, Strakosha e Palombi che poi altrove hanno fatto benissimo”.

E quella stagione 2017/18 alla Salernitana? “La squadra lavorò bene quell’anno, i playoff erano alla portata. Personalmente mi dispiacque non giocare il derby ad Avellino, ma fu una nottata magica per la vittoria. Fu un’apoteosi e non lo dimenticherò. Al Volpe c’era un mare di gente che ci aspettava, fumogeni, cori e bandiere”. La punta di proprietà della Lazio si è soffermato anche su un ex compagno di squadra e uno attuale, passato lo scorso anno, senza fortuna, per Salerno: Kiyine ha una gran sicurezza dei suoi mezzi; questo è un suo punto di forza. In campo dà il 100% e fa sempre giocate decisive. Sta crescendo tanto. Di Gennaro è una grande persona, si è messo a disposizione di tutti, dà tanti consigli, soprattutto a noi giovani, dall’alto della sua esperienza. A Salerno ha avuto difficoltà, lo scorso anno mi aspettavo di più per lui e per la Salernitana, mi dispiace per come sia andata”. Rossi è molto critico con sé stesso per il prosieguo della sua carriera: “Mi serve più continuità, devo migliorare anche tecnicamente e nei movimenti. Posso farlo solo giocando e magari segnando, per ora mi alleno sempre al 100%. Forse non sono ancora pronto a fare reparto da solo, penso sia meglio che giochi con qualcuno a supporto, a fianco o dietro di me”. Un racconto anche su come sta vivendo l’emergenza Covid-19: “La quarantena ti cambia il modo di vivere, occorre stare a casa e uscire solo il necessario per far passare tutto quanto prima. Stare senza campo non è facile, sarà complicato riadattarsi, possiamo solo provare ad allenarci e a controllare l’alimentazione. In questi due giorni ci siamo riposati, da domani mattina riprenderemo ad allenarci col preparatore atletico via Skype, lavorando sulla forza. Speriamo di tornare a giocare solo in totale sicurezza, la salute è sempre al primo posto”.

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