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Deposito in ritardo: Maggiore-Venezia saltato a… 4′ dal gong

Appena quattro minuti hanno diviso Giulio Maggiore dal Venezia. La trattativa tra i lagunari e la Salernitana è iniziata intorno alle 21.35. Il club granata voleva provare a liberarsi di un altro ingaggio oneroso (1 milione e 350mila euro) e il giocatore provare a restare in massima serie. Dialoghi avviati per un’operazione da concretizzare in prestito con diritto di riscatto, ma che sono proseguiti troppo a lungo, fino alle 23.40. Solo intorno alle 23.56 il Venezia si è mosso per depositare i documenti, ma troppo tardi; allo scoccare della mezzanotte il portale FIGC era già chiuso. Operazione quindi sfumata e Maggiore che resta granata.

Nel gennaio del 2023 la Salernitana si ritrovò in una situazione simile nell’acquistare Simone Verdi dal Torino. L’allora ds granata, Morgan De Sanctis, trovò l’accordo col giocatore, che avrebbe dovuto lasciare il Verona dove era in prestito, e impostò l’operazione col Torino sulla base di un prestito con diritto di riscatto. A meno di un’ora dalla chiusura del mercato, Torino e Verona riuscirono ad espletare le pratiche, ma qualcosa si bloccò al momento del deposito del contratto tra Torino e Salernitana. Alle 19:55 il club granata non riuscì ad ultimare l’operazione per via di un presunto blocco al portale della Lega Serie A. Venne inviata una comunicazione con cui informalmente la Salernitana avvisava la Lega del malfunzionamento. Dopo le 20, persistendo il problema, il club comunicò via pec di aver trovato l’accordo con il Torino e con Simone Verdi e di non essere riuscito a inoltrare il tesseramento per il blocco. La Lega non rilevò malfunzionamenti e la risposta ufficiale, negativa, arrivò il giorno dopo dall’Ufficio Tesseramenti della Lega Serie A, con Verdi che rimase quindi al Verona.

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