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Delusione Dal Canto: “Con una gara potevamo raddrizzare tutto, la retrocessione è amara”

L’allenatore del Cittadella, Alessandro Dal Canto, è apparso assai amareggiato in sala stampa dopo una sorta di semifinale playout persa con conseguente retrocessione dei veneti in Serie C: “Il Cittadella non è retrocesso oggi – ha spiegato Dal Canto – la formazione è stata dettata dalle non perfette condizioni di alcuni calciatori, come Diaw e Okwonkwo; Rabbi si è infortunato verso la fine del primo tempo, ma non sono qui per dare la colpa ai calciatori, abbiamo avuto limiti e lacune durante la stagione”.

Sul campionato: “La stagione è stata sempre difficile, è stato cambiato l’allenatore, ci sono stati risultati negativi protrattisi nel tempo. Nonostante tutto, dopo la sosta, abbiamo fatto un punto in quattro scontri diretti, ciò vuol dire che c’era margine di raddrizzare la stagione, vincendo una sola partita. C’è il rimpianto di aver deluso la famiglia Gabrielli, il direttore, i tifosi, erano parecchi anni che il Citta non retrocedeva. Questa retrocessione la subiamo tutti. È brutto non aver ricambiato la fiducia”.

Si punta sempre il dito sul mancato rafforzamento nel calciomercato invernale: “A gennaio abbiamo fatto determinate scelte, ma è riduttivo parlare solo di quello, perché la squadra è retrocessa per poco. Avremmo potuto tutti fare cose diverse. Abbiamo fatto male in casa ed è, principalmente, per questo che retrocediamo. Potevamo raddrizzare tutto, vincendo oggi. Andiamo giù davvero per poco”.

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