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Della Salernitana si salvano solo i tifosi. In tribuna anche Antonio Conte

“Urlando contro il cielo”. E’ la colonna sonora che ha accolto i tifosi della Salernitana nel settore ospiti dell’Olimpico Grande Torino in terra piemontese. Un settore pieno (1000 posti occupati), con i biglietti andati da subito sold-out e i toni sempre alti di cori urlati – davvero – contro il cielo. Si sono salvati solo loro nel naufragio collettivo. Hanno alzato di decibel i supporter della Bersagliera che hanno volato sulle ali dell’entusiasmo da Salerno e dal Vestuti a Torino, passando per…Superga.

A lasciare un segno del loro passaggio in quei luoghi della tragedia (che si consumò nel 1949 e nella quale persero la vita 31 persone tra cui calciatori del Grande Torino) ci hanno pensato proprio alcuni tifosi della Salernitana, prima di raggiungere il campo in cui i granata di mister Castori hanno sfidato gli uomini di Juric. Menzione speciale quindi per Pietro Pappalardo, Carmine Giacinto, Vincenzo De Maio, Luca Pastore, Gerardo Tancredi, Stefano e Cristian Guerriero, Stefano Fiorillo e Francesco Petrosino, autori della visita.

 

Un minuto di silenzio prima di iniziare il match per ricordare l’ex moglie del presidente Cairo. Applausi di incoraggiamento durante il riscaldamento di Di Tacchio e compagni, cori durante tutta la partita, ma i tifosi granata non hanno risparmiato fischi e cori a inizio secondo tempo contro il direttore sportivo Angelo Fabiani, che non era però presente a Torino. Dalla parte opposta il grande fair-play di buona parte dei sostenitori del Toro: applausi a Ruggeri, uscito tra le braccia dei medici e a Obi – tra gli ex di turno – che proprio a Torino c’è stato tre anni dal 2015 al 2018. Non è mancato qualche coro-sfottò nei confronti dei “colleghi” granata, paragonati a juventini e napoletani, ma ci sta e fa parte del gioco.

Il tutto davanti ad un parterre d’eccezione: non solo i fan di Kechrida (amici e familiari con indosso le sue maglie tunisine), ma più in alto della tribuna anche il mister Antonio Conte (foto cortesia G. Cuozzo). Ma la sconfitta a Torino spegne gli animi dei tifosi almeno per un po’, che – comunque – hanno intonato cori per 90 minuti, dimostrando attaccamento alla maglia e sostenendo i giocatori sul rettangolo verde, nonostante la pesante sconfitta per 4 a 0. Fino alla fine quando i giocatori sono andati a salutare tutti sotto il settore ospiti, accennando le scuse e ritrovando dall’altro lato comunque gli applausi dei tifosi del cavalluccio. Al termine della gara, le forze dell’ordine hanno fatto rimanere tutti all’interno del settore ospiti per oltre mezzora, scatenando l’impazienza di qualcuno: tutto però circoscritto ad urla e spintoni sulle recinzioni.

Qualcosa manca a questa squadra, anzi più di qualcosa certamente. E non sono soltanto punti in classifica, che comunque avrebbero fatto morale. Ciò che non manca e non mancherà – nonostante tutto – è il sostegno di chi, anche questa volta, ha macinato chilometri: perchè “non c’è alcuna distanza che ci possa separar…” anche se la Salernitana va “fuori porta”. In tutti i sensi…

 

 

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