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De Patre e lo stop: “Non penso si possa riprendere a breve. Salernitana, troppi alti e bassi”

Assemblee, riunioni, dilemmi. E tanta incertezza. Impossibile prevedere se e quando si tornerà a giocare, ma nell’evenienza bisogna cercare di mantenere alti ritmo e concentrazione. Non è facile soprattutto per gli allenatori mantenere il polso dello spogliatoio, tra allenamenti a distanza e poca comunicazione. Una novità per tutti, questi mesi di Coronavirus: “Ma in un momento come questo mai vissuto prima il compito è tutt’altro che facile, bisogna provare ad organizzarsi al meglio con il proprio staff per cercare di stilare dei programmi congeniali – ha detto Tiziano De Patre. Intervistato dal quotidiano Il Mattino, l’ex vice di Gian Piero Ventura alla Salernitana ha raccontato cosa succederà in caso di ritorno in campo: “Nelle rispettive abitazioni certamente i calciatori possono portare avanti un determinato lavoro, ma se hai una casa piccola la situazione si complica ulteriormente. In questo momento, a conti fatti, bisogna tenere soltanto duro e sperare che tutto finisca presto”.

Ma lo stop comporta anche dei pro, come allenare determinati dettagli tecnici: “Normalmente, tenendo conto dei ritmi del calcio, non si ha sempre il tempo di poter lavorare con i calciatori su diversi aspetti tecnici. Ora c’è il tempo per poter studiare e per potersi confrontare grazie alla tecnologia, i calciatori di oggi poi sono tutti propensi a lavorare sui particolari”.

Impossibile capire quando si ritornerà a giocare: “Ora come ora si può parlare esclusivamente di idee e di chiacchiere. L’augurio è che tutto finisca presto, ma temo che non sarà così, perché i focolai sono sempre dietro l’angolo. Proprio per questo motivo, e per quello che sento, faccio fatica a pensare che il calcio possa riprendere a breve. Il fondo salva calcio può essere la soluzione, deve essere la soluzione. Non dimentichiamo che i presidenti sono quasi tutti imprenditori, quindi allo stato attuale molte delle loro aziende sono ferme, visti i decreti attuati dal Governo. In più bisogna tener conto anche del fatto che, soprattutto dalla Lega Pro a scendere, gli ingaggi non sono per nulla alti, per cui anche i calciatori faranno fatica ad andare avanti. Il fallimento di molte società purtroppo è un pensiero che può iniziare a prendere il sopravvento. Già prima del Coronavirus alcune società non avevano le casse piene, figurarsi ora che tutto è fermo e che quindi non ci sono introiti. Per i presidenti è un momento critico, che devono provare a superare”.

Nei primi mesi della stagione De Patre è stato il secondo di Ventura, poi ha lasciato ufficialmente per motivi di salute: “Non ho nessun rimpianto, anche perché ho dovuto lasciare per motivi personali. Ho vissuto una bella esperienza in una bellissima città, dove si ha la possibilità di lavorare bene. La Salernitana è una squadra forte, dopo il Benevento è tra le migliori del campionato cadetto per qualità dell’organico. In più negli ultimi tempi il valore globale della Serie B si è livellato verso il basso. Nel corso dell’ultima campagna acquisti la proprietà ha investito tanto e ha acquistato giocatori interessanti, non faccio nomi ma sono diversi quelli che possono fare un bel percorso. Da quando sono andato via non ho avuto modo di seguire tantissimo, ma vedendo i risultati forse i troppi alti e bassi hanno un po’ condizionato la classifica”.

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