Flavius Daniliuc ha giocato per molti anni nel Real Madrid e nel Bayern Monaco, da giovane, dove il difensore centrale di 21 anni, ora un giocatore della Salernitana, si è consolidato poi al Nizza. L’esperienza al Bayern Monaco con Alaba e Ribery, il provino e le emozioni di vivere i sogni del Real Madrid per poi approdare al Nizza e diventare un giocatore stabile anche con i consigli di Dante, in difesa. In un’intervista a SPOX, il centrale difensivo rivede il suo percorso professionale fino ad oggi.
Daniliuc tra fede e sogni… i consigli di Ribery
Arrivato dal Nizza, Daniliuc si è ritagliato un posto importante nella difesa di mister Nicola. La scelta di vestire la maglia della Salernitana e di vivere Salerno non è dipesa dalle condizioni climatiche della città come spiega lo stesso numero 5 granata: «Salerno per il clima? No, ovviamente questo non ha un ruolo nelle mie decisioni di trasferimento. Le idee sportive dei club e la mia prospettiva personale, questo sì che sono tutte decisive. Il tempo di gioco ai massimi livelli è più importante del sole. Naturalmente, il bel tempo ti dà gioia di vivere nella vita di tutti i giorni e quando la mia famiglia mi invia video di come piove o nevica a Vienna, è divertente infastidirli un po’ e rispedire foto del sole anche se mi piacciono gli inverni viennesi».
Dal Nizza alla Salernitana: «A Nizza ho fatto passi evolutivi molto importanti, poi ho conquistato subito un posto da titolare alla Salernitana. Questo era esattamente l’obiettivo che avevamo quando sono arrivato e quindi sono già soddisfatto. Ho guadagnato più minuti di quanti probabilmente ne avrei guadagnati nello stesso lasso di tempo a Nizza. Al momento siamo dodicesimi in classifica e abbiamo un buon vantaggio sulla zona retrocessione».
Ambizione e fede: «Sogno di giocare in Champions League, è un obiettivo molto grande ma sono stato al Bayern e al Real Madrid dove impari a pensare in grande e a fare di tutto per raggiungere i tuoi obiettivi. Questo mi ha plasmato. Sono convinto che con tanti piccoli passi ponderati, con fatica e impegno, posso arrivare in Champions League. La fede cristiana gioca un ruolo importante nella mia vita. Sono cresciuto in una famiglia religiosa. All’età di 16, 17, 18 anni ho capito che stavo crescendo e ho dovuto decidere da solo se volevo continuare. Mi sono chiesto: vuoi continuare ad andare in chiesa la domenica o preferisci dormire fino a tardi? Ho provato a dormire un paio di volte, ma non mi ha reso felice in quel modo. Trovo più pace e sono una persona migliore quando vivo la mia fede. Cerco di andare in chiesa ogni domenica. Non era un problema a Monaco e a Nizza perché abitavo vicino a una chiesa. A Salerno è più difficile».
Dal Bayern alla Salernitana, Daniliuc ritrova Ribery: «Quando mi sono trasferito al Nizza c’era già Dante, un ex professionista del Bayern, ed è diventato un giocatore molto importante per me. Continuavo a chiedergli consigli su dove potevo migliorare e mi ha aiutato con incredibile pazienza. Ora ritrovo Ribéry, di nuovo un ex giocatore del Bayern al mio fianco, era persino in campo durante la mia prima sessione da professionista a Monaco. Abbiamo subito legato, è una persona incredibilmente gentile e con i piedi per terra. Dal primo giorno mi ha parlato francese e tedesco. Prima delle partite o all’intervallo mi dà consigli, mi dice spesso che, nonostante la mia giovane età, dovrei uscire da me stesso. Franck vuole che cominci a parlare molto e ad assumere un ruolo di leadership. Mi dà anche consigli specifici sul calcio. Durante la vittoria contro la Lazio mi ha detto all’intervallo: “Ehi Flavi, sono sempre molto concentrati da una parte. Quando prendi la palla, passala subito in diagonale dall’altra parte” e in realtà ha funzionato».
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