Un’ottima conoscenza di Salerno e della Salernitana che può presentare Michael Liguori è sicuramente Mirko Cudini. L’ex giocatore della Salernitana dal 1995 al 1998 (59 presenze) e nella stagione 1999-2000 (18 presenze) ha allenato il nuovo innesto dei granata a Notaresco e a Campobasso: “Michael è una bravissima persona. Al di là dell’esperienza, posso assicurare che è un professionista ed un ragazzo con la testa sulle spalle che ha tanta voglia di emergere”.
L’ex difensore ha parlato del primo incontro con il calciatore nativo di San Benedetto del Tronto: “Io l’ho avuto la prima volta a Notaresco dove veniva dal settore giovanile del Pescara, l’abbiamo tenuto perché credevamo che potesse avere delle qualità idonee. Nel primo anno ha fatto bene, poi dopo ci siamo divisi ognuno per la propria strada. L’unica scelta negativa che posso rimproverargli è stato cambiare il percorso andando Catania, un qualcosa di non adatto alle sue aspettative. Lui si è inserito a gennaio, dopo ha fatto bene alla Recanatese e l’abbiamo ripreso a Campobasso. Lì è emerso soprattutto nella seconda parte di stagione dove ha fatto la differenza incidendo molto. Una differenza che ha sempre fatto essendo un giocatore di qualità”.
Cudini ha elogiato le qualità dell’ex Padova; “Tiene qualità e fantasia nel suo piede. Negli ultimi anni ha iniziato a fare gol, uno scatto che per gli attaccanti fa la differenza. Lui nasce facendo quasi sempre l’attaccante esterno a piede invertito, si tratta di un giocatore che salta l’uomo e che riesce a mettere palla dentro nell’area facendo assist con buona qualità. Un giocatore che in fase offensiva mette i compagni nella condizione di fare gol. Con Raffaele credo che giocherà da seconda punto riuscendo a muoversi bene: il suo ruolo originale è l’attaccante esterno con piede invertito”.
Il classe 1973 ha rassicurato la tifoseria sull’impegno profuso in campo: “Michael è un ragazzo che si fa voler bene dai tifosi con impegno e professionalità. Si tratta di un ragazzo per bene e gli auguro che la piazza di Salerno lo accolga nei migliori di modi. Sono convinto che la piazza si ricrederà guardando il suo impegno in campo. Un ragazzo umile che si troverà bene”.
Tanta positività per la sua esperienza in Campania: “Salerno può essere la piazza per consacrarsi. Andare a Catania è stato un errore, adesso dopo l’esperienza con il Padova è un ragazzo pronto per la Salernitana. Far bene all’Arechi vuol dire aprirsi a strade importanti”.
Cudini ha anche dato consigli per migliorare: “Sicuramente può migliorare nell’applicare bene quello che sarà un ruolo diverso. Deve migliorare l’occupazione della condizione di campo perché nella sua zona esterna si sa muovere. Una maggiore continuità durante la partita sarebbe sicuramemte fondamentale per Liguori. Si tratta, però, di un giocatore altruista e di sacrificio: si farà voler bene”.
Alla fine dell’intervista, l’ex granata ha parlato del lavoro fatto dall’allenatore e dal direttore sportivo nella costruzione della Bersagliera: “Ci sono diverse valutazioni da fare. La Salernitana che viene da una retrocessione dovrà affrontare questo campionato con la mentalità della categoria. Penso che il direttore sportivo e l’allenatore siano già a conoscenza del fatto che le partite sporche siano determinanti in gironi del genere. Quando arrivi da una retrocessione non è semplice calarsi, ma è importante aver rivoluzionato la rosa con giocatori con stimoli nuovi rispetto a quelli precedenti. Il gruppo farà la differenza come in tante situazioni e soprattutto nei momenti difficili. Penso che questo sia fondamentale in un percorso”.