Crisi granata, si valuta il ritiro da mercoledì. Annullati festeggiamenti natalizi

In ritiro da mercoledì e la Salernitana che ha annullato tutti gli impegni istituzionali e i festeggiamenti già previsti e organizzati da tempo, l’ultimo dei quali la cena di Natale con squadra, staff, dirigenza e sponsor programmata in un hotel nella provincia a sud di Salerno. La decisione è arrivata stasera dopo la sconfitta con il Bologna. Ambiente infuocato, tifosi in contestazione e necessità ora di riflettere sul da farsi. Danilo Iervolino ha deciso di non uscire nel piazzale tribuna per “metterci la faccia” come chiedevano gli arrabbiatissimi ultras. Il presidente è rimasto nella sala lounge a colloquio con i suoi consiglieri e anche l’amministratore delegato Milan. In serata dovrebbe essere previsto anche un ulteriore contatto col direttore sportivo De Sanctis. Chiaro, in questo momento sono tutti sulla graticola, dall’allenatore allo stesso diesse.

Proprio questa sera era partito l’invito per la cena di Natale che era originariamente in programma per il 13 dicembre, tra tre giorni. Assolutamente inopportuno visto il momento. Segno che, probabilmente, la scollatura che si vede in campo comincia a protrarsi anche al di fuori del terreno di gioco. Poche ore dopo l’invio dell’invito, la società ha provveduto ad annullare tutto. Iervolino si è preso qualche ora di riflessione ulteriore. Bergamo sembra essere crocevia decisivo per il futuro dell’allenatore: con Pippo Inzaghi la scossa non c’è stata. Rischia anche il direttore sportivo. Sull’uscio ci sarebbe un ex calciatore della Salernitana, Pasquale Foggia. Da capire se Iervolino vorrà attendere ancora, programmare eventualmente un futuro con altri dirigenti cautelativamente e nel frattempo concedere ancora una chance all’ex portiere, oppure se vorrà agire subito. Una delle decisioni che potrebbe arrivare nella giornata di domani, al netto di cambi che tuttavia non sembrano nell’aria, potrebbe essere un ritiro per il gruppo che potrebbe partire già da mercoledì. Isolare la squadra (per davvero e non soltanto per cena e colazione come accaduto nei due giorni che hanno preceduto la sfida contro il Bologna) sembra essere l’ultima carta da giocarsi prima di prendere decisioni drastiche nella speranza di ritrovare nerbo, animo e convinzione in vista della tostissima partita di Bergamo.