Eugenio Corini esordirà allo stadio Zini da allenatore della Cremonese proprio nel match di domani contro la Salernitana. Il tecnico ha rilasciato alcune dichiarazioni su chi scenderà in campo ed ha anche toccato il tasto Bonazzoli: possibili minuti per lui contro la sua ex squadra.
“Contiamo molto su Bonazzoli”
Sul rapporto con la sua compagine e sulla settimana trascorsa: “Parte tutto da chi vogliamo essere noi e da che identità vogliamo costruire. Ad eccezione di Majer a Lecce, i ragazzi li avevo solo affrontati e li conoscevo da fuori, ma già nell’allenarli ho scoperto tante sfumature umane e tecniche in queste settimane di lavoro. Questo mi permette di valutare tante cose che verranno raffinate nel tempo, ma parte tutto da chi vogliamo essere noi con grande rispetto per l’avversario di turno che domani sarà di assoluto valore. Partite e allenamenti sono sempre preziosi per valutare il momento di forma e le caratteristiche dei ragazzi. L’idea di partenza sarà una, poi potremmo anche cambiare a gara in corso per essere più offensivi o per avere una copertura del campo diversa. Antov è stato un giocatore fondamentale lo scorso anno per i grigiorossi. Si era definito in una difesa a 3 però per me ha le caratteristiche per essere un terzino da sfruttare in difesa più che in attacco. Naturalmente può anche essere un centrale”.
Si apre una settimana che vedrà le compagini di cadetteria scendere in campo tre volte: “Non mi piace usare il termine turnover. Ci sarà una rotazione, chi sceglierò sarà il più adeguato per partire e valuterò eventuali cambi da fare nella gara. Poi penserò alle energie di chi non ha giocato per costruire la seconda partita, poi la terza. Facciamo una cosa alla volta: bisogna partire dall’allenamento per poi arrivare alla partita. Il nostro focus va alla partita con la Salernitana per farla al meglio e vincerla, da lì poi costruiremo la gara col Modena per valutare le condizioni mentali e fisiche del gruppo”.
I lombardi tentano di alzare la testa dopo un mediocre avvio di stagione: “Il dato è oggettivo, noi abbiamo una grande occasione per infilare la seconda vittoria, il valore vero delle vittorie in trasferta arriva quando si vince la partita successiva e si può creare una scia sulla quale costruire un momento molto positivo. Sappiamo quanto conti questa partita, abbiamo la consapevolezza di quanto sia importante per la classifica e per dare continuità di prestazioni. La squadra forte ha una consapevolezza tale da sapere che può far fatica, che può contare sul compagno e sul pubblico. Tutto questo crea l’alchimia corretta ed è questo quello che vogliamo costruire, e sono certo che se la gente vedrà questo tipo di volontà ti sosterrà fino alla fine perché anche all’ultimo secondo può accadere qualsiasi cosa. La nostra volontà è quella di vincerle tutte, sapendo che bisogna prendere una partita alla volta e rispettando sempre l’avversario di turno”.
Sull’ex di giornata Federico Bonazzoli e su chi non sarà presente contro la Bersagliera: “Su di lui contiamo tantissimo, ha avuto qualche problema al piede che l’ha condizionato a livello atletico. Sta recuperando e sta meglio, non è ancora guarito definitivamente ma sono sicuro che farà vedere le sue qualità. L’unico assente sarà Ceccherini, che contiamo di recuperare vicino alla sosta per le nazionali. Gli altri sono tutti recuperati, compresi Castagnetti e Johnsen. Sono molto contento perché avrò modo di fare valutazioni generali dal punto di vista strategico in vista delle partite che verranno”.
Naturalmente l’allenatore ha parlato anche dell’ambiente: “Senza farsi prendere dall’ansia, con la consapevolezza di ciò che vogliamo fare e di ciò che abbiamo preparato. Potrà succedere che non vada tutto secondo i piani, ma bisogna compattarsi, stare uniti. E questo presupposto permette di creare una connessione con il pubblico. Quando i tifosi lo riconoscono leggono il momento e ti stanno vicino, noi abbiamo il dovere di creare questa forza. La consapevolezza deve diventare un valore, sentire di avere qualità deve essere una responsabilità ulteriore nel prepararti al meglio rispettando l’avversario. Questo permette di alzare la cattiveria agonistica e quindi di mostrare ancora di più la propria qualità. Bisogna saper affrontare la pressione allenandosi, studiando le situazioni. E dai ragazzi ho avuto risposte importanti in quest’ottica, quindi sono curioso di vedere che tipo di prestazione faremo domani”.
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