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Con Walter resta sotto osservazione anche Pippo Inzaghi: Iervolino non vuole altre débacle

Arriva Sabatini ma Superpippo resta sotto osservazione. La partita di venerdì contro il Milan rimane esame importante che potrebbe, in caso di non superamento, comportare una ulteriore decisione del patron Iervolino, non contento finora dell’approccio in termini di punti da parte dell’allenatore piacentino. Gli ha ribadito stima prima di Bergamo, però si è anche molto arrabbiato per i 4 gol subiti: il presidente ha colto con maggior preoccupazione i segnali negativi, quelli di una squadra che si è sciolta al primo ruggito degli avversari, piuttosto che seguire il “ripartiamo dalla prestazione” di Inzaghi, pur apprezzando il buon primo tempo e la capacità di restare in partita per un’oretta anche sul 2-1 con due clamorose opportunità.

Insomma, serve la ciccia, serve vincere, servono i punti. Iervolino ne vuole 4 in due partite. Col Milan sarà tosta ma Inzaghi deve provarci. Sabatini due anni fa concesse a Colantuono un mesetto di tempo (per la verità solo due partite dopo la rivoluzione del mercato). Cercherà di mettere Inzaghi nelle condizioni migliori, in 48 ore, poi giudicherà. Tenderebbe a dargli anche la possibilità Verona, la linea è questa, ma a patto che non arrivi una caduta rovinosa contro il Diavolo. Perdere contro Leao e soci si può, ma con onore. Il tecnico è gran lavoratore e professionista, non lesina sforzi e farà di tutto. Dovesse perdere male contro i rossoneri o comunque non fornire una prestazione convincente, tuttavia, inevitabilmente la sua panchina traballerebbe ancora di più e rischierebbe di saltare: ha raccolto 5 punti in 8 partite, solo due in più rispetto al predecessore nello stesso numero di gare. In caso di risposte convincenti, Inzaghi andrebbe avanti ma comunque senza grosse possibilità di fallire a Verona, scontro diretto troppo importante da vincere per recuperare terreno. Insomma, si naviga a vista e il mercato è alle porte. L’allenatore dovrà sudarsi la riconferma dando le risposte che finora non sono arrivate dal campo.

Ritorno all’antico?

Proprio Paulo Sousa sarebbe opzione da non scartare, quantomeno per un colpo di telefono esplorativo, qualora Inzaghi non riuscisse a svoltare in maniera definitiva. Con De Sanctis ormai ex (oggi l’incontro definitivo per discutere le modalità della separazione, clicca qui per leggere), la presenza di Sabatini potrebbe garantire a Sousa un diverso canovaccio rispetto a quello venutosi a creare (non senza colpe dello stesso portoghese, autore di dichiarazioni non esattamente in linea con l’operato della società dal ritiro estivo in avanti, ndr) nei mesi iniziali del torneo. Il diggì potrebbe sondare anche gli umori del gruppo e capire se ci sono le possibilità per un ritorno del trainer portoghese, già sotto contratto con la Salernitana. Questo sarebbe uno dei motivi principali per cui la telefonata partirebbe, anche solo per farsi dire “no” se Sousa decidesse di non accettare ricordando le dichiarazioni sull’amore viziato fatte da Iervolino. In quest’ultimo caso, l’ippocampo risparmierebbe un milione lordo sui restanti mesi di stipendio del lusitano e il contratto verrebbe interrotto, con il denaro che potrebbe essere impiegato per pagare un altro mister. Si vedrà. È libero Davide Nicola, l’autore con Sabatini del miracolo 7%.

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