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Con l’Empoli un ko che sa di condanna: esulta l’ex Nicola, Inzaghi rischia

TABELLINO SALERNITANA-EMPOLI 1-3

 

SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa; Pierozzi (41′ pt Weissman), Boateng (14′ st Pirola), Pellegrino; Zanoli (1′ st Sambia), Basic, Maggiore (30′ st Coulibaly), Bradaric; Candreva, Kastanos (14′ st Tchaouna); Dia. A disp: Costil, Allocca, Gomis, Legowski, Martegani, Simy, Vignato, Ikwuemesi. All: Inzaghi.

EMPOLI (3-4-2-1): Caprile; Bereszynski, Ismajli, Luperto; Gyasi, Grassi, Maleh (25′ st Fazzini), Cacace; Zurkowski (33′ st Kovalenko), Cambiaghi (33′ st Cancellieri); Cerri (25′ st Niang). A disp: Berisha, Perisan, Goglichidze, Pezzella, Bastoni, Shpendi, Destro. All: Nicola.

Arbitro: Mariani di Aprilia (Di Iorio/Palermo. IV: Zufferli. Var: Irrati. Avar: Sozza).

NOTE. Marcatori: Zanoli aut. al 23′ pt (E), Weissman al 24′ st (S), Niang su rig. al 43′ st (E), Cancellieri al 48′ st (E). Angoli: 4-8. Ammoniti: Maleh (E), Zanoli, Basic (S). Recupero: 3′ pt, 6′ st.

Alla fine se la ride l’ex Nicola. Otto punti in quattro gare per il tecnico piemontese alla guida dell’Empoli che sbanca anche l’Arechi e si rilancia prepotentemente in chiave salvezza. Oramai un’autentica chimera per la Salernitana, alla quarta sconfitta casalinga consecutiva, la seconda in uno scontro diretto teoricamente alla portata dopo quella col Genoa. Fin troppo semplice appellarsi alla sfortuna e agli episodi. Vorrebbe dire nascondere sotto il tappeto una cenere che oramai è fuoco. Di una gestione tecnica deficitaria, inconcludente e inconsistente. Al netto delle lacune nell’organico colmate alla peggio da Sabatini, la Salernitana di Inzaghi non ha uno straccio di idea. Non uno schema, men che meno su palla inattiva, non una traccia di gioco.

LA CRONACA. Inzaghi e Nicola se la giocano secondo le previsioni della vigilia. E con due moduli di gioco speculari nella disposizione tattica, meno che negli interpreti. E’ sfida tra 3-4-2-1 in cui il trainer granata ritrova Dia dal 1′ al posto di Tchaouna. In difesa fiducia a Pellegrino nel terzetto con Boateng e Pierozzi.

L’Arechi ci crede e prova a trascinare Dia e compagni ma la prima occasione del match è dell’Empoli al 10′ con un colpo di testa di Ismajli. Al 16′ potenziale grossa chance per la Salernitana. Candreva prende il tempo a Ismaijli e s’invola tutto solo verso la porta di Caprile. Il capitano granata avrebbe lo spazio per il pallonetto col portiere ospite fuori dai pali ma perde il tempo e cerca un contatto col difensore che non arriva, Mariani giustamente fa correre. Il fischietto di Aprilia fa altrettanto sul capovolgimento di fronte quando è Cambiaghi a finire al suolo in area granata dopo un contatto con Boateng. Anche in questo caso proteste, anche in questo caso niente penalty.

La Salernitana fatica a trovare la quadra e puntuale si materializza la beffa. Come al solito i granata riescono a farsi gol praticamente da soli. E stavolta non è una metafora perché la palla in porta la manda Zanoli, ma in quella sbagliata. Nel tentativo di sporcare un cross di Cambiaghi, l’esterno di proprietà del Napoli la spedisce all’incrocio dei pali con Ochoa immobile. Minuto 23 e la gara assume già le sembianze di una scalata all’Everest

Zanoli si fa parzialmente perdonare recuperando in velocità su Cerri su un contropiede dei toscani da calcio piazzato in favore. Bradaric si fa sfilare palla, ma il centravanti toscano gestisce la transizione in superiorità numerica nel peggiore dei modi e grazia i granata.

L’Empoli è padrone del campo, la Salernitana c’è solo a titolo di presenza fisica e peraltro statica. Al 34′ cross tagliato di Cacace, Cerri in tuffo anticipa Boateng e per poco non raddoppia.

Primo squillo granata al 38′. Boateng trova Dia, impalpabile fino a quel momento ma bravo a girarsi in un fazzoletto e col sinistro a sfiorare il palo.

Inzaghi perde Pierozzi per infortunio e si gioca subito la carta Weissman. Si passa al 4-2-3-1 nel tentativo di dare maggiore peso specifico. Al 42′ colpo di testa di Grassi su palla ferma, mira imprecisa. Al 45′ miracolo di Caprile su tiro di controbalzo di Kastanos. Il portiere di proprietà del Napoli toglie la sfera dall’incrocio

Si va al al riposo con l’Empoli in vantaggio e sotto i fischi dell’Arechi. Inzaghi lascia negli spogliatoi Zanoli, ammonito per proteste. Subito dentro Sambia ma la musica non cambia. Salernitana spenta, abulica, senza nerbo e senza idee. Nicola chiude a tripla mandata i suoi con due linee strette e serrate e prova a ripartire velocemente in contropiede.

Al 12′ cross di Sambia, sponda di Bradaric e tiro di Dia da buona posizione ma impreciso. Dentro anche Pirola per l’esausto Boateng e Tchaouna per l’evanescente Kastanos. L’ex Montpellier è presente sulla corsia e si fa vedere spesso al cross. Al 15′ trova la testa di Candreva, mira imprecisa.

Al 24′ la Salernitana pareggia. Cross al bacio di Candreva e zuccata vincente di Weissman. Rabbiosa l’esultanza del centravanti israeliano che va ad abbracciare e ringraziare il compagno per il prezioso assist. Inzaghi getta nella mischia anche Coulibaly per l’assalto finale in luogo di Maggiore.

Lo sforzo alla ricerca della rimonta è più di nervi che di lucidità. L’Empoli si difende con ordine e concede spazi solo ai cross sulla trequarti. E puntuale la nuvoletta di Fantozzi rifà capolino sull’Arechi. Pellegrino e Fazzini vanno a contatto in area di rigore, per Mariani è penalty. Il Var non interviene, dal dischetto va Niang e spiazza Ochoa. Doccia gelata per la Salernitana che non ha più la forza di reagire. E nel recupero arriva anche il tris. Errore di Pellegrino in impostazione, Cancellieri s’invola, mette a sedere Pirola e deposita alle spalle di Ochoa. Lo spauracchio retrocessione inizia a materializzarsi in maniera sempre più consistente.

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