L’identità sportiva della Salernitana è costituita innanzitutto dalle tonalità: un colore preciso, il granata, e un segno che richiama il mare, l’ippocampo, fissano un’appartenenza che affonda le sue radici nella storia del club. Nelle maglie, negli striscioni, nell’intonazione dei cori, quei tratti riconoscibili diventano il racconto di una città che vive il calcio come estensione della propria storia. Si tratta di un codice visivo e culturale immediato, semplice nella forma, ma stratificato nel significato.
Gli spunti di riflessione sull’identità sportiva
Nel modo in cui una comunità interpreta la propria squadra rientrano anche rimandi che arrivano da fuori. Un’intervista pubblicata da uno dei più noti portali di scommesse calcio a Thierry Henry, per esempio, riapre il discorso sul ruolo del centravanti in Premier League e sul confronto tra Arsenal e Manchester United. Da una voce di prestigio, quindi, un tassello utile per capire come si definisce il carisma di chi veste il numero 9, con determinate responsabilità realizzative.
Più in generale, quando l’informazione calcistica propone spunti di riflessione, emergono criteri e gerarchie che aiutano a leggere il presente. Le riflessioni sui numeri 9 in Premier League fungono, infatti, da riferimento: un promemoria su metodi, risultati, identità tecnica. E se certe idee di gioco cambiano il modo di percepire ruoli e moduli, resta centrale anche ciò che dà riconoscibilità alla squadra, a partire da colore e stemma. Da qui si parte per comprendere il sentimento granata.
La scelta del granata per l’appartenenza
Il granata della Salernitana va al di là di un semplice segnale grafico, perché a tutti gli effetti è un marchio sentimentale che tiene unita la comunità sportiva. Nella percezione comune, quella tinta profonda richiama serietà, resistenza, fierezza.
Basta una sciarpa alzata, con quel tono caldo, per capire in un istante chi sta parlando. Le maglie casalinghe, nel corso dei decenni, hanno custodito il granata come un patto non scritto con i tifosi. Cambiano i tagli, si alternano collezioni e sponsor, ma il colore resta. E nel restare definisce.
Anche la città trova nel granata una sintesi. Nel giorno della partita, quel colore concentra energie diverse, le convoglia in un unico segnale, trasformando l’accesso allo stadio in un insieme denso di tonalità, tra sciarpe, cappellini e bandiere. Anche a distanza, un unico colore restituisce il senso di casa.
Il simbolo dell’ippocampo
Lo stemma con l’ippocampo sembra instaurare un contatto diretto con la geografia e con il carattere della città. L’immagine ha una forza antica. Ricorda miti e navigazioni, richiama coraggio e tenacia, suggerisce movimento senza la necessità di parole. L’ippocampo, posto al centro dello stemma della squadra, è come se fosse una guida. Quando la squadra entra in campo, quel simbolo traccia una promessa di dedizione.
Nel tempo lo stemma ha conosciuto restyling, aggiornamenti tipografici, rifiniture di contorno. La sagoma dell’ippocampo, però, continua a occupare la scena principale. Una specie di firma che appartiene a generazioni diverse, dai racconti dei tifosi storici alle foto sugli smartphone dei più giovani.
Le maglie: dettagli e ricordi sempre vivi
La maglia granata può raccontare numerose stagioni di gioco, caratterizzate da promozioni, salvezze ed esordi. Accanto al kit principale, la seconda divisa tradizionalmente chiara e le terze versioni più sperimentali aggiungono delle sfumature molto interessanti all’armadio del tifoso.
Basta un colletto bianco per riportare alla mente una certa annata e altre righe tono su tono evocano altri momenti che i tifosi non possono dimenticare.
I collezionisti custodiscono patch, numeri, font dei nomi, tutti dettagli che vanno a registrare un momento ben preciso della storia della squadra, dal derby deciso al novantesimo alla parata del portiere sotto la curva, passando per un’azione in ripartenza che scatena l’entusiasmo dell’intero stadio. E proprio la maglia diventa un archivio di imprese e di emozioni che coinvolgono da tanti anni gli appassionati dello sport.