Connect with us

News

Colantuono, la caratteristica è il dinamismo: possibile ritorno alla difesa a 3

Dopo l’ufficialità e la conferenza stampa di oggi, la parola passerà al campo. Stefano Colantuono vanta 241 panchine in Serie B e dalla sfida contro il Sassuolo il numero continuerà a salire. L’allenatore romano, però, dovrà prima decidere come schierare la sua Salernitana in campo: si prevedono alcune modifiche.

I moduli usati da Colantuono

Il modulo che ha fatto le sue fortune in carriera è sicuramente il 4-4-2. Il nuovo allenatore della Bersagliera lo ha spesso scelto per schierare in campo le sue squadre tra Serie A e Serie B. Naturalmente, però, tutto dipenderà dal tipo di gioco che si vorrà intraprendere e dagli interpreti a disposizione nella rosa granata. Infatti nella prima esperienza salernitana, Colantuono si mostrò come un tecnico dinamico, pronto al cambio: dal fortemente usato 3-5-2 al 4-3-1-2 fino ad arrivare al 4-4-1-1 o al classico 4-3-3.

Anche nella seconda esperienza l’allenatore provò diversi moduli. Iniziò schierando il 3-4-1-2 nell’esordio con sconfitta contro l’Empoli per poi passare al 4-3-1-2 in 8 delle 16 gare da tecnico granata. Gli altri schieramenti usati furono il difensivo 5-3-2 (in 5 partite), il 3-5-2 con il Genoa in Coppa Italia ed il 4-4-2 nella sconfitta contro la Juventus.

Lo scorso anno, invece, il tecnico ha preferito affidarsi alla difesa a 3. Infatti in 7 delle 9 partite da mister dei granata, Colantuono ha usato il 3-4-1-2: solo in due occasioni ha deciso per la difesa a 4 (4-3-3 e 4-3-1-2). Molto probabilmente, nella quarta stagione da tecnico granata la scelta ricadrà sulla difesa a 3.

La possibile Salernitana di Colantuono

La Salernitana potrebbe scendere in campo con il 3-5-2. La modifica più importante partirebbe dalla difesa: Infatti Jaroszynski, come successo in più gare tre stagioni fa in massima serie, potrebbe essere adattato a braccetto per accompagnare Ferrari e Bronn. Un’altra linea possibile potrebbe essere composta da Ruggeri, Bronn e Ferrari.

Nessund dubbio in porta, visto che Cola ha già allenato Sepe. Passando al centrocampo, il trio Maggiore-Amatucci-Soriano dovrebbe restare invariato; sulle fasce i possibili cambiamenti. Kallon a destra e Tongya sinistra, esterni a piedi invertiti: in questo caso la Bersagliera sarebbe più offensiva. In caso fosse necessario coprirsi, invece, sulla fascia destra giocherebbe uno tra Stojanovic e Ghiglione mentre a sinistra Njoh.

Un’altra importante novità potrebbe essere l’attacco a 2, provato da Martusciello nell’ultima gara col Bari. Infatti un duo targato Torregrossa-Verde come quello visto contro i galletti (naturalmente al posto dell’ex Pisa, domenica, figurava Wlodarczyk) potrebbe essere possibile. Le punte cambierebbero a seconda del tipo di gioco. In caso di lanci lunghi e cross in area si opterebbe magari per un attacco tutto peso e centimetri con Torregrossa e Wlodarczyk oppure Simy, o addirittura il nigeriano e il polacco insieme. Soluzioni che andrebbero a far perdere la fantasia di Verde, in questo momento l’uomo più in forma del reparto avanzato granata.

Dì la tua!

Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.

La tua opinione conta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.





Advertisement

Seguici su Facebook

Advertisement

Altre news in News