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Colantuono felice a metà: “Perfetti per 70 minuti, dovevamo chiuderla! Avrei firmato per il pari”

CROTONE. Mangiarsi le mani dopo un punto in trasferta a Crotone. Capita anche questo. La Salernitana allunga a cinque la serie di risultati positivi ma deve seriamente recriminare per aver gettato alle ortiche una vittoria che sembrava già in tasca. “Peccato, vedevamo il traguardo – commenta Colantuono con un velo d’amarezza in sala stampa – Abbiamo disputato una gran bella partita. Alla squadra avevo chiesto personalità, questo era un banco di prova per noi al di là del risultato che è importantissimo. Avrei firmato per il punto alla vigilia, ma per come s’è messa la partita c’è un po’ di amaro in bocca. La prestazione è stata perfetta per 70 minuti, come abbiamo preparato la gara così l’abbiamo eseguita. Certo all’inizio del secondo tempo potevamo fare il 2-0 e dovevamo chiuderla, ma va bene così. Sarebbe stata una mazzata per il Crotone, avremmo potuto portare a casa i tre punti. E’ stata la nostra miglior prestazione in trasferta, sono contento perché la squadra sta crescendo”.

Non hanno inciso i cambi effettuati da Colantuono, in particolare Djuric e Bellomo: “Milan è entrato in un momento particolare, stavamo subendo e l’ho messo per farci dare una mano a salire e allungare la squadra. Immaginavo tante palle inattive e i suoi centimetri ci potevano aiutare. Negli ultimi 10-15 minuti è successo di tutto, giocatori fermi che chiedevano il cambio. Abbiamo chiuso in dieci, Mazzarani era stirato e non ce la faceva più. Nel primo tempo ha influito il vento, nel secondo eravamo più stanchi. La squadra ha mostrato personalità, senza paura usciva alta, ha sviluppato buon gioco. Ci sono segnali di crescita. Hanno fatto tutti bene, abbiamo giocato con padronanza per 70 minuti poi è normale abbassarsi. Non riuscivamo a salire per colpa del vento, ma la squadra m’è piaciuta molto e vorrei vedere tante altre partite così. Jallow? Non ha fatto la preparazione, poi quando poteva allenarsi è andato in Nazionale dove si gioca solo senza fare nulla altro. Ha allungato la squadra, non ha una grandissima condizione ma va fatto giocare altrimenti non entrerà mai al cento per cento della forma. Hanno segnato otto giocatori diversi, ne abbiamo portati al gol più di tutti. Vuol dire che la squadra sviluppa bene e non delega la finalizzazione solo a uno-due giocatori. I nostri attaccanti non hanno cifre importanti ma lavorano per la squadra e permettono di far fare gol ai centrocampisti.”. Mercoledì si torna subito in campo, all’Arechi arriva il Livorno: “Guai a sottovalutare l’impegno, affronteremo una squadra in salute ma anche il Livorno deve preoccuparsi di noi. La B non si decide adesso, c’è tempo. Da febbraio in avanti sarà tutta un’altra storia per tutti”.

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