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Col 4-4-2 media punti fin qui più alta. Ali più “libere”: Kupisz torna dal 1′, Cice ex di turno

“La duttilità deve essere una risorsa“. Fabrizio Castori lo ha ricordato spesso, dall’inizio dell’anno, e proverà a mettere in pratica anche oggi il concetto contro il Pordenone. La Salernitana dovrebbe tornare al 4-4-2 dell’inizio, ma con gli stessi uomini è in grado di passare a gara in corso al 3-5-2 (clicca qui per le probabili formazioni) qualora fosse necessario.

Il tecnico marchigiano finora ha iniziato otto volte con la retroguardia a tre, ottenendo una media punti di 1,5 a partita. Nelle sette partite iniziate invece con il 4-4-2, la Salernitana ha totalizzato 16 punti, per una media di 2,28 a partita. Dai conteggi è ovviamente escluso il match fantasma contro la Reggiana. Insomma, anche se di poco, sembrerebbe essere più redditizio il secondo modulo, che può esaltare di più la capacità degli esterni di centrocampo di attaccare la fascia e servire palloni interessanti in area, avendo la copertura dei terzini. Viceversa, con il 3-5-2, Casasola e Lopez (o chi per loro) hanno compiti più difensivi e raramente possono affondare sulle corsie laterali. Sarà una chance importante, dunque, per Cicerelli, peraltro un ex di turno: la Salernitana lo spedì in prestito al Pordenone per sei mesi nel 2018 e con i ramarri totalizzò 11 presenze (senza gol) in terza serie. Il calciatore di origini pugliesi ha iniziato a tirare il fiato dalla partita contro la Cremonese e, da lì in poi, lo ha fatto fin troppo, visto che non ha mai più superato un tempo di gioco. Non resta in campo per 90′ addirittura dalla prima di campionato contro la Reggina. Castori, evidentemente, ha voluto sfruttarne le capacità di “spaccare” la partita in corso d’opera, con gli avversari più stanchi. Gli effetti maggiori si sono visti soprattutto contro l’Entella, nell’ultimo match casalingo del 2020. Ora, il primo del 2021 gli presenta sul piatto d’argento una chance importante sull’out mancino. Piede invertito, d’accordo, ma in passato a sinistra ci ha giocato e anche bene. Alle spalle, avrà Veseli bloccato a guardia della fascia.

A destra dovrebbe toccare al soldatino Kupisz. Elemento poco appariscente, ma fin qui rivelatosi utilissimo nelle alchimie tattiche e di spogliatoio dell’allenatore, il polacco dovrà fare la doppia fase con più possibilità di spingere. Ha realizzato tre gol finora e cerca di raggiungere il suo record italiano di 6, risalente alla sua militanza nel Brescia. In attesa che torni Lombardi dall’infortunio, non vi sono molte alternative da quel lato. Negli ultimi due impegni, Kupisz è subentrato. Oggi festeggerà (con due giorni di ritardo) il suo compleanno numero 31 con la maglia da titolare e spera di timbrare nuovamente il cartellino contro l’allenatore a cui segnò la sua prima doppietta italiana: era il 16 ottobre 2015, Tesser guidava l’Avellino e Kupisz giocava nel Brescia che strappò il 3-3 al Partenio.

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