La squadra marchigiana, guidata dall’ex difensore juventino Paolo Montero, era in piena corsa playoff nel girone B (decimo posto a quota 33 punti), grazie anche ai gol (9 in campionato, 11 totali stagionali) della punta classe ’95: “Eravamo in un periodo negativo dal quale volevamo venir fuori, però eravamo in corsa per i playoff. È un peccato. C’è rammarico anche sul piano personale, mancavano ancora dodici partite ed ero a undici gol stagionali. Ero curioso di vedere dove sarei potuto arrivare. A Mister Montero piace fondare il gioco sugli uno contro uno e in campo ti diverti molto. Poi è una persona vera, vale dieci, ti dice tutto in faccia, cose belle e cose brutte. Ci tratta come dei figli, difficile trovare gente così nel calcio”.
Il calciatore lombardo ci racconta anche come ha vissuto e come vive la situazione relativa al virus: “Mi allenavo due volte al giorno a casa, in mattinata con la squadra, con i preparatori che ci seguivano, e nel pomeriggio da solo. Ora, potendo fare attività sportiva all’aperto, possiamo seguire un programma che ci hanno dato. La sera ovviamente mi dividevo tra Netflix e PlayStation, giocando online con gli amici. Da un paio di giorni sono tornato a Mantova, ma per fortuna a San Benedetto ci sono stati pochissimi contagi e non c’erano troppe restrizioni”. Nel gennaio dello scorso anno, Cernigoi ha firmato il suo contratto con la Salernitana: “Il mio procuratore mi disse che c’era questa possibilità e non ho esitato a coglierla. Mi sono confrontato anche col mio ex compagno Pucino. La piazza è fantastica e conosco bene la città, avendola frequentata molto quando giocavo a Pagani due stagioni or sono. Andavo spesso all’Arechi a vedere qualche partita, la tifoseria è caldissima. Quando ho firmato, il campionato di B era in corso e quindi sono andato subito in prestito a Rieti, dove mi volle Capuano. Avevamo tanti punti di penalizzazione, ma abbiamo chiuso alla grande, salvandoci, e io ho segnato gol importanti. In estate non ho cominciato il ritiro con la Salernitana e probabilmente, se fossi rimasto, non avrei trovato spazio. Avevo bisogno di continuità che non avevo avuti gli anni precedenti, soprattutto a Pisa, e volevo mettermi in gioco. La Samb mi ha voluto fortemente e sono contento di una scelta che mi ha aiutato a crescere. Tornerò a Salerno con tanta voglia e con l’intenzione di restarci per giocarmi le mie carte”.
Il centravanti dice la sua sull’andamento in campionato della Salernitana e su Gian Piero Ventura. In granata poi ci sono due suoi ex compagni che conosce molto bene: “Ho visto poche partite della Salernitana, però mi sono informato. Spero che possa agguantare la Serie A. Maistro e Gondo li conosco benissimo, avendoci giocato a Rieti. Fabio ha tutto per diventare un top player: personalità, tecnica e fisico. Con Cedric facevo coppia nel 3-5-2 e avevamo grande intesa. Micai è mantovano come me e spesso ci sentiamo. Ventura non ha bisogno di presentazioni, per la B è un top. Ha allenato tanto in A, ha un grande curriculum ed ha vissuto un calcio vero. Mi auguro di essere allenato da lui un giorno”. Durante la stagione in rossoblù Cernigoi ha condiviso campo e spogliatoi con altri due calciatori in prestito dall’ippocampo, Volpicelli e Orlando: “Emilio mi ha fatto tanti assist, Francesco lo conoscevo dai tempi di Vicenza dove, verso fine stagione, aveva fatto bene. Purtroppo a Salerno è stato sfortunato con il brutto infortunio al ginocchio che lo ha penalizzato tanto. Sono entrambi fortissimi e mi trovo bene con loro dentro e fuori dal campo. Speriamo di giocare insieme anche in granata…”.
L’ex Pisa ha assaggiato già la Serie B nel 2016/17 a Vicenza, la stagione si concluse però con la retrocessione dei biancorossi: “Feci il salto dalla D alla B, andando a Vincenza e fu bellissimo per me. Mi ritagliai un po’ di spazio, segnando anche un gol alla vigilia di Natale nel derby contro il Cittadella. Venimmo a giocare a Salerno ad inizio campionato e vincemmo 3-2 con doppietta di Signori e rete di Di Piazza. Nella ripresa entrai e andai anche vicino al gol. L’Arechi mi impressionò, la Curva spingeva tanto. Quell’anno retrocedemmo insieme al Pisa e questo fu sicuramente il lato negativo di quella esperienza. Forse in B sono arrivato prematuro, negli anni successivi ho fatto tanta C e ora voglio misurarmi di nuovo in in cadetteria”.
Cernigoi si è formato calcisticamente con la maglia del Milan, dove ha cominciato nel 2012: “Sono grande tifoso rossonero, Ibrahimovic è il mio idolo. Col Milan non ho esordito in prima squadra, ma fui convocato da Allegri per un’amichevole estiva a Caen. Ho fatto una bella trafila nelle giovanili. Cominciai molto bene con gli allievi nazionali, ma poi mi ruppi il crociato. Ovviamente la cosa mi rallentò, precludendomi anche la possibilità di fare uno stage in Nazionale. Dopo il il lungo recupero andai nella Primavera di mister Inzaghi, esordendo alla grande con quattro gol contro il Pescara. Non ho rimpianti, la fortuna sicuramente però non mi ha aiutato”.
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