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Catania, terra proibita per i granata: solo 3 vittorie in 24 precedenti

Novantaquattro anni di storia, ventiquattro confronti ufficiali a Catania e un bilancio che parla chiaro: tre vittorie, otto pareggi e tredici sconfitte. È questa la sintesi della storia della Salernitana in trasferta contro il Catania, un campo che per i granata è sempre stato difficile, quasi proibitivo. La sfida di domenica al Massimino, che torna dopo ben ventuno anni di assenza, promette dunque emozioni e curiosità statistiche.

Il primo successo granata in Sicilia risale al lontano 1930-31, quando la Salernitana si impose per 1-0 grazie al gol di Stoppa al 62’. L’anno successivo arrivò il bis, sempre con lo stesso risultato, firmato da Miconi al 61’. Due vittorie consecutive che lasciavano presagire un equilibrio destinato però a spezzarsi presto. Già nel 1933-34 infatti il Catania travolse la Salernitana per 5-1, con reti di Pignatelli, Micossi, Nicolini (doppietta) e Nicolosi, mentre per i granata l’unico gol arrivò da un’autorete di Miltone. Nel 1937-38 la storia si ripeté con un altro successo etneo per 2-1, firmato da Frione e Pinto, inframezzato dal rigore di Stivanello. Successivamente in Serie B: nel 1949-50 fu decisivo un rigore di Ziz per l’1-0 del Catania, mentre l’anno successivo arrivò un 3-1 con reti di Randon, Klein e Gavazzi, con Marini a rendere meno pesante il passivo per la Salernitana.

Tra il 1951 e il 1956 si aprì un periodo di equilibrio, con ben tre pareggi in cinque anni: 1-1 nel 1951-52 (Randon e Giraudo), ancora 1-1 nel 1952-53 (Klein e Taccola), 0-0 nel 1953-54 e un altro 1-1 nel 1955-56, deciso da Malighetti e Santamaria. L’unica sconfitta in quegli anni arrivò nel 1950-51 per 1-0, gol di Baisi.

Negli anni sessanta e settanta il campo etneo tornò a essere amaro. Nel 1966-67 i rossazzurri vinsero ancora per 1-0 (Baisi al 76’), poi in Serie C 1974-75 Spagnolo firmò il successo del Catania, seguito nel 1977-78 dal 2-1 con reti di Malaman e Cantone, a cui rispose inutilmente De Tommasi. Nel 1978-79 arrivò un pareggio per 1-1 (Ciceri e ancora De Tommasi), mentre nel 1979-80 fu spettacolo con il 2-2 firmato da Piga (doppietta) e Messina (doppietta anche per lui).

Negli anni ottanta i granata uscirono più volte sconfitti: 1-0 nel 1987-88 grazie al gol di Del Rosso, addirittura 5-0 nel 1988-89 con Marini, Di Dio (due volte), Borghi e Tesser protagonisti. L’anno seguente, nel 1989-90, arrivò però una reazione con un pirotecnico 2-2: Salvadori e Cipriani portarono avanti il Catania, ma Pecoraro Scanio e Di Bartolomei su rigore completarono la rimonta granata.

Nel 1991-92 nuovo ko per 2-1, con autogol di Carpineta e rete di Fratena prima del rigore di Cipriani. L’ultima vittoria granata in Sicilia risale invece alla stagione 1992-93, quando Strada e l’autorete di Rizzo ribaltarono il vantaggio etneo di Cipriani, firmando un due a uno memorabile. Da allora solo sconfitte: nel 2002-03 un 2-1 firmato da Bucchi e Cicconi, l’inutile fu gol di Eddy Baggio, nel 2003-04 2-0 con Mascara e Grieco decisivi, e nel 2004-05, ultimo confronto al Massimino, arrivò un altro 2-1 con Russo e Vugrinec a segno per il Catania e Palladino a rendere meno amara la sconfitta.

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