C’è la Spal dopo il riposo forzato, col dubbio dei tre punti relativi alla partita non giocata contro la Reggiana e l’attesa per la decisione della giustizia sportiva. Fabrizio Castori però guarda alla sfida di Ferrara e mette in un cantuccio la vicenda di sabato scorso (clicca qui per leggere l’articolo): “Le condizioni sono buone, è fisiologico avere qualche contrattempo, Lopez non ha problemi importanti, ma domani salta, ha avuto un problemino che gli impedisce di essere in campo, ventiquattro ore sono poche per recuperare. In linea generale la squadra sta bene ed è pronta a sfidare una squadra molto forte che viene dalla Serie A, ma siamo pronti e preparati. Non mi piace piangere gli assenti, abbiamo quattro giocatori importanti fuori, le assenze sono opportunità per gli altri di mettersi in mostra, chi entra deve dimostrare di essere all’altezza e deve giocarsi questa chance. Ci vuole una ricerca continua di motivazioni in un gruppo che già vive di motivazioni”. L’assenza del terzino uruguagio sull’out mancino apre una chance sia a Veseli che a Baraye: “Veseli ha già fatto tutta la preparazione, sta con noi dall’inizio, conosco la sua tenuta fisica e non è nuovo in questo ruolo, nella Nazionale albanese gioca lì, è un jolly difensivo e l’ho preso appunto per questo anche se non è un destro naturale, quel ruolo lo fa bene. Baraye è arrivato da poco, ho già detto in passato che i giocatori che non hanno svolto la preparazione con me ci vado cauto, so quello che possono dare quelli che sono con noi dal 20 agosto, per gli altri è un punto interrogativo e se ho un dubbio preferisco andare sul sicuro. Però Baraye si allena bene, si sta integrando e prima o poi avrà anche lui la sua possibilità”.
Dopo un inizio difficile la Spal è in ripresa con sei punti conquistati nelle ultime due giornate: “Domani è una delle tante partite difficili di questo campionato che non ha gare semplici, ha il suo coefficiente di difficoltà, affronteremo giocatori di esperienza e qualità. La Spal è forte, non va enfatizzata più di tanto la gara perché ne mancano più di trenta alla fine: sarà un banco di prova importante. Vogliamo mantenere l’imbattibilità”. La mancata disputa del match contro la Reggiana ha permesso al cavalluccio di ricaricare le pile dopo il doppio impegno, tra campionato e coppa, contro Ascoli e Samp: “Preferisco sempre giocare, venivamo anche dall’extra della Coppa Italia con quattro partite in dieci giorni. Abbiamo usato questa sosta per recuperare un po’ di energie, ma non credo che abbiamo perso condizione. Non vedo vantaggi, né svantaggi”. Oltre a Lopez, non sono convocati anche Lombardi, André Anderson e Gondo per problemi muscolari; Castori analizza anche la situazione infermeria in casa granata: “Non è un caso che siano infortunari alcuni di quelli che hanno non hanno fatto la preparazione con noi. Quando le cose si ripetono non è mai un caso. La prima volta lo è, la seconda è un sospetto, alla terza è una prova. Il lavoro che fa ne è responsabile e ne garantisce il risultato, conosci quello che hai fatto e quello che puoi dare e non dare, fai fatica a poter conoscere cosa i giocatori abbiano fatto da altre parti. Non so che tipo di lavoro abbiano fatto, mi fido di quel che ho fatto io. Bogdan è pienamente recuperato”.
Nell’attacco della Salernitana Tutino e Djuric rappresentano una certezza. In panchina però, con l’assenza di Gondo, c’è il solo Giannetti come alternativa. L’ex Livorno in estate era in procinto di salutare: “Devo ricavare il massimo da quello che ho. Giannetti si sta impegnando molto, ha un’ottima condizione che gli permette di disputare il frazionato di partita a ritmi alti, sta prendendo fiducia, mi sento di dire che è un giocatore recuperato, abbiamo fatto solo cinque partite, ce ne sono trentotto di campionato, la strada è ancora lunga, è importante avere più pedine ma non tutti possono essere al top. Anche per lui ci sarà lo spazio necessario al momento opportuno”. Ricordi dolci per Fabrizio Castori a casa di Pasquale Marino, nel maggio 2017 infatti Letizia regalò al Carpi la finale playoff (poi persa con il Benevento) addirittura in nove uomini contro il Frosinone del tecnico siciliano: “All’epoca ci volle una bella visita dal cardiologo dopo la partita, difficile da dimenticare, fu storica. Marino è un amico e un bravissimo allenatore, oltretutto ci incontriamo da tanti anni, merita grandissimo rispetto. Sarà una partita di cartello, ma non è che se vinci questa poi non perdi le altre o viceversa”.
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