La Salernitana perde Cristiano Lombardi ma ritrova Cedric Gondo e Patryk Dziczek in vista dell’impegno di domani contro l’Ascoli all’Arechi. La formazione granata si appresta a fare il suo esordio in un Arechi aperto a pochi intimi: sono soltanto 250 i ticket venduti sui 700 messi a disposizione dalla società. Il tecnico, che a suon di risultati sta provando a ricucire lo strappo tra la tifoseria e l’ambiente, si ritrova a dover far fronte ad una nuova chiusura imposta dal Presidente della Regione De Luca, che dilaterà inevitabilmente i tempi del ritorno ad una normalità che sta diventando, con il trascorrere del tempo, un’autentica chimera.
In conferenza stampa Fabrizio Castori prova a fare il punto della situazione in casa granata: “La squadra si sta muovendo in maniera equilibrata: già a Vicenza ho avuto le prime indicazioni incoraggianti. Il gruppo sta iniziando a prendere le misure e coltiva grande affiatamento. Sto insistendo sui concetti senza troppe varianti“.
L’allenatore di Tolentino preferisce non sbilanciarsi sull’undici che domani scenderà in campo all’Arechi: “I giocatori devono mantenere alta la concentrazione: preferisco tenere tutti sulla corda, comunicando ai calciatori l’undici titolare soltanto un’ora e mezza prima della gara. Voglio che i calciatori acquisiscano la consapevolezza che non esistono titolari fissi ma momenti di gioco nei quali scendono in campo: sono tutti sempre funzionali al progetto”.
Torna finalmente arruolabile Cedric Gondo ma in avanti Castori dovrà fare a meno di Lombardi: “Dispiace per Cristiano perché recidivo: è un ragazzo sul quale contavo molto. Guardiamo l’altra faccia della medaglia: la sua assenza sarà un’opportunità per i gregari, in attesa di poterlo avere a disposizione. Gondo è fermo da 20 giorni – precisa l’allenatore – e il suo ritorno in campo non dev’essere repentino: il suo minutaggio dipenderà da come evolverà l’incontro. Abbiamo recuperato Patryk Dziczek: rappresenterà una soluzione, in virtù dei tanti impegni ravvicinati”.
Sull’avversario il mister di Tolentino ha pochi dubbi: “Affrontiamo una buona squadra, in crescita dopo la vittoria contro la Reggiana, ma vogliamo ritornare subito alla vittoria tra le mura amiche. I ragazzi hanno dimostrato di aver acquisito spirito di sacrificio. Sabiri è un giocatore molto interessante: era stato proposto tramite la Lazio ma la trattativa è poi arenata. Il Picchio è una squadra da prendere con le molle”.
Il tecnico, a poco più di due mesi dal suo arrivo, avverte un clima diverso da quello che, soltanto qualche settimana fa, circondava l’ambiente: “Ci rammarica non poter raccogliere l’affetto della gente: questa squadra sta riconquistando l’affetto del pubblico. Speriamo che le cose tornino alla normalità e che la squadra possa finalmente giovare del fattore casalingo. Questa piazza – prosegue il tecnico – ha potenzialità enormi e l’assenza di tifosi penalizza la squadra. Spero che gli ultimi biglietti rimasti vadano esauriti presto, c’è bisogno di una ripresa”.
Focus sulla situazione epidemiologica in Campania: “La situazione sta iniziando a diventare preoccupante. Non è mai bello quando si mettono in discussione questioni come lavoro e libertà individuali. Il mio parere è quello di non fermarsi: le attività chiudono, la situazione sta diventando complessa. Stiamo seguendo tutti i protocolli istituiti dalla Lega: siamo una categoria privilegiata e di conseguenza, anche se la preoccupazione è legittima, dobbiamo mantenere la lucidità necessaria perché abbiamo l’opportunità di poter fare ancora il nostro lavoro”.
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