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Castiglia si presenta a Padova: “Non pochi problemi a trovare accordo con la Salernitana…”

Un addio tutt’altro che silenzioso quello di Luca Castiglia. Il centrocampista classe ’89 nella giornata di ieri è passato ufficialmente in prestito al Padova (clicca qui per i dettagli) e quest’oggi è stato presentato. Una conferenza iniziata con il racconto dell’addio alla casacca granata per vestire quella biancoscudata: “L’idea era quella di venire subito qui ma ho avuto non pochi problemi a trovare l’accordo con la Salernitana –Ha rivelato l’ex Pro Vercelli – Il Padova ha dimostrato grande voglia di volermi portare qui ma purtroppo non è facile avere a che fare con certe persone ma ormai è acqua passata e sono felice di essere qui. Purtroppo mi chiedevano di rinunciare a qualcosa e quindi la trattativa è andata per le lunghe ma alla fine abbiamo trovato un punto di incontro”.

Sulla scelta Padova: “È una piazza importante, una maglia gloriosa, oltre che una squadra ambiziosa, mi hanno voluto fortemente e mi han fatto sentire importante. Io nel calcio ho tre grandi fratelli, due di essi sono Germano e Ronaldo, è straordinario poter giocare ancora con loro!”.

Castiglia si è presentato così: “Sono una mezzala che può giocare sia a destra che a sinistra, mi piace inserirmi, spero di fare gol anche quest’anno. Ne ho fatto uno col Vicenza in un derby contro il Padova, devo farmi perdonare. Il gruppo? Mi è sembrato solido e unito, composto da brave persone, mister Sullo mi ha dato un’impressione positiva, sono avvantaggiato perché ho fatto il ritiro con mister Ventura. Cosa mi ha detto? Penso si siano sentiti con Sullo, io avevo già idea di cambiare aria da Salerno, Mister Ventura mi ha fatto l’in bocca al lupo”.

Due anni fa Castiglia ha probabilmente vissuto la sua miglior stagione a Vercelli: “Si era creata una sintonia importante con il mister della Pro Vercelli, provavo un amore sconfinato per Mister Grassadonia, gli ho dato tutto quello che avevo e ho realizzato 9 gol, alcuni di testa, alcuni di inserimento; in quel modulo giocavo molto avanzato, purtroppo la squadra non si è salvata, ma quei gol me li porto dentro. Sono stato fortunato nella mia carriera, ho avuto Sarri, ho avuto Ranieri, un pezzettino Ventura, Colantuono… ma Grassadonia per me è stato il top, con lui ho avuto grande feeling, e tra l’altro gioca un po’ come Sullo e come Ventura. La squadra? Gli ultimi 6 mesi dell’anno scorso li ho fatti a Terni, doveva essere una corazzata, invece ci siamo salvati alla penultima giornata, rischiando che si aprissero scenari tragici; anche se la squadra ha grandi nomi, deve affrontare ogni partita al massimo della concentrazione, senza prefissarsi grossi obbiettivi, non si può mai sapere come va a finire”.

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