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Casasola resta in Argentina: niente playout per il terzino, distrutto senza papà Fernando

C’è un momento nella vita di ognuno in cui l’uomo ed il professionista entrano giocoforza in conflitto. E’ quel momento che vorresti non arrivasse mai, a maggior ragione se dopo la morte improvvisa di un genitore ed alla vigilia dei 180 minuti che potrebbero decidere una stagione lunga e controversa che doveva già essere conclusa da un pezzo. E’ quel momento in cui l’uomo deve necessariamente prevalere sul professionista. Tiago Casasola ha deciso, seppur con la morte nel cuore: non ci sarà col Venezia, né mercoledì sera all’Arechi né domenica al Penzo. Società e tecnico hanno rincuorato Casasola dopo la dipartita del papà, ma non hanno forzato la mano per chiedergli di rientrare in tempo utile per poter giocare comprendendo il suo stato di difficoltà psicologica. Nessun ammutinamento da parte di un ragazzo che ha sempre dato l’anima per la maglia granata, ma una legittima reazione umana che può essere soltanto rispettata. Seppur a malincuore.

Il difensore argentino è ancora in patria a Buenos Aires autorizzato dalla società e vi resterà per tutta la settimana almeno per risolvere delicate questioni burocratiche familiari. L’improvvisa morte di papà Fernando ha segnato profondamente l’animo di Tiago e di tutta la famiglia Casasola. Nel cuore del numero quindici granata il rimorso di non esser riuscito ad abbracciare per l’ultima volta l’amatissimo padre. Casasola sarebbe dovuto essere già in vacanza, come il resto della squadra del resto, se non ci fosse stata quest’interminabile coda giudiziaria che ha procrastinato all’infinito la disputa dei due match.

Rimorsi su rimorsi: papà Fernando avrebbe dovuto raggiungerlo a Salerno prima della fine del campionato. “Ci rivedremo per i playoff”, aveva spesso ripetuto ai tanti amici virtuali che aveva conosciuto in questi mesi di permanenza a Salerno del figlio. Perché i social servono anche a questo, ad abbattere confini e distanze linguistiche. Casasola senior amava Salerno, nelle giornate trascorse in città amava visitare la Costiera Amalfitana e concedersi lunghe passeggiate col figlio Tiago. Per cui ovviamente stravedeva, da buon padre di famiglia. E per cui qualche pazzia l’ha fatta, come quella volta che in macchina, da solo, si fece Alessandria-Cosenza andata/ritorno no stop pur di assistere dal vivo alla partita del figlio Tiago. Avrebbe voluto rivederlo dal vivo nella sfida più importante dell’anno, quella dei playoff. Un sogno rimasto tale, così come quello di vederlo calcare finalmente il palcoscenico della Serie A. “Eri la parte migliore di me. Il mio idolo, la cosa migliore che la vita mi avesse dato. Vecchio mio ti ricorderò sempre con un sorriso e con” gli occhi pieni d’amore. Mi mancherai sempre, papà”, il toccante ultimo saluto di Casasola sul suo profilo Instagram.

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