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Candreva torna a parlare: “Il calcio è la mia vita. Per salvarsi in Serie A serve un gruppo di uomini”

L’ex centrocampista della Salernitana Antonio Candreva è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport che ha rilasciato le sue dichiarazioni nell’edizione odierna. Il classe 1987 ha parlato della sua situazione attuale (in questo momento è ancora svincolato) e del suo futuro.

“Convinto di poter dare molto”

Sull’estate appena conclusa: “Ho passato l’estate come fossi in ritiro. Mi sono allenato con un preparatore. Ora lo faccio a Milano. Chiaro che toccare il pallone da solo è diverso da fare allenamento in gruppo. Non sono abituato a stare in attesa. Mi manca la quotidianità, lo spogliatoio, i tifosi, l’avversario. Ma il fuoco dentro è acceso. Il calcio è la mia vita. Sono convinto di poter dare molto, non ho staccato il cervello”.

Il romano ha anche parlato della corsa salvezza in Serie A senza rilasciare alcuna dichiarazione sull’esperienza con i granata: “Cerco un club che mi stimi e che mi stimoli. Per salvarsi in massima serie serve un gruppo di uomini. Questo si forma conoscendosi, anche a tavola. Oggi si parla meno. Io sono poco social, molto antico. E poi serve partire bene e giocare con tranquillità”. 

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