Brera Holdings addio, Iervolino apparecchia il piano B

AGGIORNAMENTO ORE 16:15. Ufficialmente interrotti i dialoghi tra Brera Holdings e la Salernitana: il club resta nelle mani di Iervolino (clicca qui per leggere l’articolo).

ARTICOLO ORE 10:30. Il silenzio del presidente continuerà ancora per un po’. Ma continuerà Danilo Iervolino ad essere il massimo dirigente della Salernitana? Dubbi su dubbi. Il suo orientamento è descritto da più parti come chiaro: vuole uscire dal mondo del calcio e vendere la società ma, nello stesso tempo, non vuole né può permettersi di cedere al primo che passa. Ed allora, mentre da un lato non si sottrae alle sue responsabilità imprenditoriali ed anche morali, dall’altro resta attaccato al filo diretto che l’ad Milan tiene vivo ancora con Brera Holdings. Giugno ormai è andato ma i dialoghi con Miami proseguono, seppur con meno forza e possibilità che possano concretizzarsi.

Situazione delicata, strana, paradossale. Dal muro di silenzio eretto ormai un mese e mezzo fa sulla questione, trapela che Iervolino potrebbe proseguire al timone della società adottando un piano B che aveva già iniziato a preparare. Esso potrebbe considerare l’aiuto del temporary managment offerto da Gabetti Sport, come già accennato nei giorni scorsi, e sicuramente comporterà la voglia di non fare un campionato anonimo. Certo, la Salernitana deve razionalizzare molti costi e opererà dei tagli al suo interno, anche per ricalibrare tutta la gestione alla categoria inferiore. C’è un piano finanziario per ridurre le perdite (se non andare proprio in pareggio) entro la chiusura del bilancio 2024/25 ma dovrà essere messo in atto contemporaneamente alla necessità di fare una squadra comunque forte per non rischiare di far perdere ulteriormente valore alla Salernitana. Brera Holdings tratta l’acquisizione del club ormai da un mese e mezzo. I discorsi sono entrati nel vivo a metà giugno e da più parti sembravano esserci gli estremi per arrivare alla firma del preliminare. Che non c’è stata.

Iervolino attende ancora (pare che lo farà fino al 7 luglio o giù di lì) un sussulto americano. Brera Holdings, tra i vari soggetti che si sarebbero affacciati sulla scena, avrebbe suscitato il maggior interesse nell’imprenditore palmese, pur avendo una situazione finanziaria che – sulla carta e a un primo, distratto sguardo – può lasciar nutrire dubbi. Un motivo, se i ragionamenti si sono protratti fino ad ora, ci sarà. Potrebbe risiedere nel fatto che la società rappresentante dell’omonimo fondo, quotata al Nasdaq, ha una progettualità nella multiproprietà sportiva in espansione ma non ancora i fondi accantonati per poter fare un salto in Serie B. Per ottenerli, deve avere in mano il preliminare firmato d’acquisto, che però Iervolino non firma senza adeguate garanzie di pagamento (l’operazione porterebbe 50 milioni in dote a patto di avere un attivo di mercato di 25 in estate, come già accennato tempo fa) e soprattutto di gestione nel medio-lungo termine del club al di là del ricavato delle cessioni o del paracadute. Senza rassicurazioni messe nero su bianco da fonti attendibili, il patron granata non molla. Non vuole gettare la Salernitana nelle mani sbagliate. Chissà che gli eventi non lo costringano a tenersi il club: magari ritroverà entusiasmo strada facendo…

Lo slittamento del ritiro precampionato che pare ventilato (clicca qui per leggere) sarebbe figlio di decisioni tecniche e di allestimento della rosa ma può far gioco anche alla situazione societaria. La conferenza stampa di presentazione di Sottil e Petrachi non può non tenersi in un clima di idee chiare e con al loro fianco un Milan già certo di quale sarà il destino della Salernitana. Evidentemente, l’attesa di un’altra settimana prima di aprire taccuini e microfoni potrà ancora aiutare ma si va verso la terza stagione integrale consecutiva con Danilo Iervolino sul ponte di comando. Tutto da capire il ruolo che ricoprirà: sarà ancora il presidente oppure resterà solo proprietario?