“Dobbiamo fare una grande partita per mille motivi e per Celeste”, così Roberto Breda ha presentato in conferenza stampa Salernitana-Palermo. Prima di cominciare la conferenza, l’addetto stampa Alfonso Maria Avagliano ha comunicato che i granata giocheranno domani con il lutto al braccio in onore di Celeste.
Anche il tecnico ha parlato del triste evento: “Celeste è uno dei primi ricordi che ho dei tempi belli che abbiamo avuto la fortuna di condividere insieme. E’ stata una presenza costante nel percorso alla Salernitana con un forte attaccamento ai colori. Celeste è veramente una brava persona. Quando è venuta all’allenamento è stata una grande prova di amore per la squadra nonostante non stesse bene. Al di là dell’importanza della partita, anche pensando a lei domani dobbiamo fare qualcosa in più”. Adesso comincia il rush finale: “Sono otto partite che hanno un peso importante. Per noi esiste adesso solo il Palermo e deve essere un’opportunità per fare più punti possibili. Come organico, dopo il Sassuolo, viene il Palermo. Dobbiamo fare punti a prescindere di chi abbiamo davanti, la squadra deve avere la volontà di ottenere più risultati possibili senza essere condizionati dal blasone dell’avversario”.
Il mister dei granata ha rilasciato alcune parole anche sulla fase offensiva dell’ippocampo: “Io penso che queste otto partite siano tutte opportunità a prescindere dall’avversario e dall’essere in casa o meno. La B è sempre così, non c’è nulla di scontato. Non vogliamo lasciare nulla al caso nelle nostre prestazioni. Davanti abbiamo una squadra forte e daremo tutto per questo tipo di gara. Se uno guarda i numeri, la Salernitana ha sempre fatto fatica nella fase offensiva. Creiamo sempre occasioni importanti ed anche più degli avversari, come a Bari. Questo è un aspetto che vogliamo migliorare e ci lavoriamo. Non diamo per scontato che l’equilibrio richiede un certo tipo di applicazione e volontà andando contro le difficoltà senza abbattersi nei momenti difficili. Le ultime 10 partite sono le più importanti, sicuramente gli obiettivi partono adesso per tutti. Non ti salvi nell’ultimo mese, ma anche con quello che fai ad aprile e fine marzo. Bisogna migliorare dal punto di vista dell’essere pericolosi e concreti”.
Sospiro di sollievo per Lochoshvili: “Il georgiano ha subito solo una botta, ma è disponibile per la gara di domani essendosi allenato. Stojanovic ha superato il turno e solamente oggi avrò modo di vedere la partita di Wlodarczyk. Anche una partita fatta in Nazionale può essere modo di mandare messaggi e fare gol è molto importante per un attaccante. Il polacco ha tanta voglia di migliorare e sta dimostrando di avere carattere, entusiasmo e coraggio. Domani ci sarà”. Le valutazioni sul match di domani, anche dal punto di vista del campo: “L’Arechi è uno spettacolo ed ha uno dei fondi migliori del campionato. Alcune caratteristiche sul campo saranno fatte mettendoci dentro tutte le letture doverose dal punto di vista tattico e tecnico. Anche la struttura è una valutazione da fare come le caratteristiche dei giocatori. L’idea di avere delle alternative in campo mi ha fatto prendere alcune decisioni”.
Parole di elogio per l’avversario: “Non mi aspetto un Palermo morto e già rassegnato, ma una squadra con una forte determinazione e voglia di fare bene. I rosanero hanno perso l’ultima gara, ma fino al 70′ vincevano 2-0. Noi speriamo di portare la gara dove vogliamo, ma facendola col massimo rispetto e conoscendo la loro voglia di rivalsa. Dobbiamo pensare a noi e fare una grande partita per mille motivi ed anche per Celeste. Per batterli dobbiamo fare una grande prestazione, l’abbiamo già fatto anche altre volte”. In chiusura, l’allenatore si è soffermato ancora una volta sulla fase offensiva: “Non giochiamo bassi, se penso alla partita di Bari abbiamo giocato di più nella loro parte di campo. Il Bari ha messo tre attaccanti e non ha mai superato il centrocampo nel secondo tempo. Non mi piace solamente l’equilibrio basso, penso che possiamo attaccare di più e mettere dentro quelle che capitano. Le partite sono diverse e ci sono dei momenti diversi dove puoi avere un dominio tattico in un momento ed altri dove ti devi abbassare. Ci sono state gare come quelle col Frosinone dove hai segnato stando alto e gare come quelle col Modena dove hai segnato stando basso. Bisogna creare ancora di più occasioni da gol”.
Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.