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Bocche cucite ma si studia il contrattacco: le possibili mosse dei legali della Salernitana

L’ennesimo corto circuito giudiziario. Con il tempo che passa il miglior alleato della Salernitana, già condannata dopo la sconfitta all’Adriatico di Pescara ma ancora speranzosa di poter evitare le forche caudine dello spareggio senza appello. Una premessa è d’obbligo: prima di addentrarsi in analisi giudiziarie, i granata devono mangiarsi le mani mille e più volte per l’autentico harakiri compiuto nel girone di ritorno e che, allo stato attuale, ancora non vede individuati colpevoli e responsabili.

Il parere del Collegio di Garanzia del CONI (clicca qui) ha sparigliato le carte in tavola. I playout vanno giocati, senza se e senza ma. Almeno fino a diverso avviso giudiziario. La FIGC, che per mezzo del presidente Gravina aveva sollecitato un intervento, non potrà far altro che prenderne atto. La Salernitana, per ora, decide di non commentare neppure attraverso il suo legale di fiducia Gentile (di nome e di fatto). Un segnale che indica come i granata siano rimasti forse spiazzati dal parere del Collegio, pur prevedibile dopo la decisione del presidente del Tar del Lazio Panzironi di sospendere la sospensione dei playout. La Salernitana ora pensa al contrattacco, magari evitando di prendere in esame casi simili ma non analoghi che rischiano di rivelarsi semplicemente un boomerang.

Tutto, o quasi, passa dalla decisione della Corte d’Appello Federale prevista per il pomeriggio di mercoledì 29. Dovesse essere riabilitato, almeno in parte, il Palermo, allora non vi sarebbero dubbi e la Salernitana non potrà far altro che disputare lo spareggio col Venezia. Viceversa si passerebbe al piano B. Di nome e di fatto. Se i giudici confermeranno la retrocessione del Palermo, la Salernitana impugnerà fino al Consiglio di Stato la decisione del Collegio di Garanzia del CONI sperando di ottenere la sospensiva della sua immediata applicazione. In soldoni, si proverà a bloccare la disputa dei playout col Foggia facendo trascorrere altro tempo prezioso per la Salernitana. A quel punto sarebbe impensabile pensare di giocare il doppio spareggio a metà giugno, un mese dopo l’ultima gara ufficiale disputata dalle due squadre. Un corto circuito giudiziario, l’ennesimo. Uscirne sarà complicato per tutti, se non attraverso il solito colpo di spugna all’italiana…

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