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Bisoli elogia Salerno: “Piazza ambita da tutti. Girone C? Il più difficile. La C merita rispetto”

Pierpaolo Bisoli è uno degli allenatori con più esperienza nel panorama del calcio professionistico italiano. L’ex tecnico del Brescia ha parlato ai nostri microfoni della corsa promozione in cui è coinvolta la Salernitana nel Girone C di Serie C: “Il Girone C è molto più difficile rispetto agli altri due gironi. Catania, Benevento, Salernitana e Cosenza lotteranno per il primo posto, poi ci sarà lo sprint a marzo con cui si capirà chi vince. Sono tutte squadre importanti che lotteranno per vincere. Secondo me, non c’è alcun favorito. Il Catania e il Benevento sono in testa con tre punti in più rispetto ai granata e cinque rispetto al Cosenza, ma adesso è importante arrivare a marzo nella condizione fisica e mentale per giocarsi il primo posto. Sicuramente il Cosenza è svantaggiato, ma tutte possono ambire al primo posto“.

Il classe 1966 ha vinto in Serie B ed in Serie C ed ha parlato di cosa serve per riuscire a conquistare la promozione in cadetteria: “Chiaro che in Serie C rispetto alla Serie B devi arrivare primo per vincere, parliamo di un campionato molto difficile. In cadetteria puoi permetterti di arrivare secondo. Ci vuole una grande compattezza di gruppo, società e tifosi coeso per un unico obiettivo. Le piazze come Salerno, Benevento, Cosenza e Catania hanno una cassa di risonanza maggiore rispetto alle altre con le squadre sfidanti che sanno di giocare contro un pubblico importante, le compagini avversarie si esaltano o affondano. In una piazza come Salerno dove giochi davanti a 10.000 spettatori, il fattore Arechi dovrà essere fondamentale. Molte volte, però, la troppa pressione di giocare in casa crea brutti scherzi“.

Tanti elogi alla Salernitana e alla piazza di Salerno: “Parliamo di una piazza ambita da tutti. Una società forte, poi i risultati molte volte non sorridono. Anche nell’anno della Serie B, i granata avevano una squadra importante e non capisco come sia stato possibile quel tracollo. Quando alleni la Salernitana devi saperti calare in quella situazione, ogni piazza ha delle caratteristiche per ogni allenatore che lo aiutano a calarsi nella realtà. Questo è il mio punto di vista”.

Non mancano i complimenti al direttore sportivo della Salernitana e all’allenatore dell’ippocampo: “Faggiano è un grande conoscitore di calcio. Daniele ha fatto tutte le categorie, ha vinto ovunque tranne che lo scudetto in Serie A. Ha un passaporto importante, ma anche questo molte volte non deve essere un difetto. Bisogna sempre calarsi nella realtà, questo è un discorso generale. Raffaele sta facendo molto bene, l’ha fatto anche l’anno scorso e si sta riconfermando. A Salerno se sei in Serie C devi vincere, anche io ho allenato in terza serie a Padova. Dopo due anni che non vincevano ho avuto la fortuna di vincere subito, devi calarti nella mentalità che il tuo obiettivo è la vittoria del campionato perché poi vince solamente una squadra“.

Bisoli ha anche rilasciato alcune dichiarazioni sulla situazione Roberto Inglese in casa Salernitana: “Bisogna dare fiducia all’attaccante, anche se non fa gol o non fa delle prestazioni bisogna dargli fiducia. Molto importante recuperare il calciatore a marzo. Marilungo con me fu criticato per tutto il girone d’andata, nel girone di ritorno non riuscì ad ingranare ed arrivati ai playoff me li fece vincere. Ogni giocatore ha le sue caratteristiche, molte volte ci sono molti che giocano con spazi aperti mentre altri in area. Devi mettere il giocatore, in questo caso Inglese, nella possibilità di rendere al meglio“.

Alla fine dell’intervista, l’ex Rondinelle ha voluto lanciare un appello ai vertici del calcio italiano: “Il calcio dovrebbe essere più credibile in ogni situazione. Ormai ci sono squadre che prendono punti di penalizzazione all’inizio del campionato e poi non lo terminano in Serie C, non bisogna bistrattare questa categoria ed è necessario dargli credibilità. Ci sono piazze che possono fare la Serie B e la Serie A, stiamo bistrattando la fortuna di tante squadre dove si sono formati tanti giocatori. La terza serie ha bisogno di rispetto, perché è una categoria importante”.

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