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Bersagliera, chi “esce” con te? Sei scontri diretti totali, l’Udinese ne ha tre! Granata interessati in chiave paracadute

E ora, chi accompagnerà i granata in B? La clamorosa resa anticipata della Salernitana, ben prima del sigillo dell’aritmetica, fa da contraltare alla serrata lotta che c’è tra le altre concorrenti per evitare il salto all’indietro. Quattro turni ancora da disputare, dodici punti a disposizione e ben 6 scontri diretti da vivere in tutto che saranno decisivi nei bassifondi della classifica della massima serie.

La situazione

  35ma 36ma 37ma 38ma
LECCE 36 Cagliari UDINESE ATALANTA Napoli
CAGLIARI 32 LECCE Milan Sassuolo FIORENTINA
EMPOLI 31 FROSINONE Lazio Udinese ROMA
VERONA 31 FIORENTINA TORINO Salernitana INTER
FROSINONE 31 Empoli INTER Monza UDINESE
UDINESE 29 NAPOLI Lecce EMPOLI Frosinone
SASSUOLO 26 INTER Genoa CAGLIARI Lazio
SALERNITANA 15 ATALANTA Juventus VERONA Milan
*in maiuscolo le gare in casa

Tutto in sei punti per non cadere nei due posti ancora traballanti, dai 26 del Sassuolo ai 32 del Cagliari. Il Lecce, formalmente non ancora salvo, è molto ben messo a quota 36, sebbene abbia ben due scontri diretti consecutivi contro due squadre affamate e poi due big prima della bandiera a scacchi. La giornata numero 35 può essere già indicativa. Se i salentini battessero il Cagliari a domicilio e l’Udinese subisse uno stop contro il Napoli, sarebbero aritmeticamente certi della permanenza in A inguaiando i sardi, che poi tra Milan e Fiorentina avrebbe lo scontro diretto col Sassuolo in trasferta da affrontare. Stasera (20:45) i neroverdi ospitano l’Inter nella speranza che sia sazia e possa concedere qualcosa al Mapei.

La giornata di domani

Tra il lunch match dell’Unipol Domus e l’altro scontro diretto delle 15 tra Empoli e Frosinone, la domenica regalerà emozioni forti in coda. Anche la squadra di Nicola ha due scontri diretti: dopo quello con i ciociari, alla penultima dovrà vedersela con l’Udinese. I friulani chiuderanno con ben tre scontri diretti e la stagione terminerà con un Frosinone-Udinese che rischia di essere da mors tua, vita mea. In tutto ciò, può avere un ruolo anche la Salernitana, che deve ancora affrontare il Verona alla penultima giornata. L’Hellas è l’unica squadra invischiata nella lotta per non retrocedere a non avere scontri diretti con concorrenti ancora in corsa.

Il paracadute

Danilo Iervolino guarda con interesse alla lotta salvezza anche in chiave economica. Le retrocesse, come è noto, riceveranno una somma come “paracadute” per non annaspare l’anno prossimo in B, avendo fardelli pesanti dalla massima serie in bilancio. La Salernitana rientrerebbe nelle “società di fascia C”, ovvero quelle che retrocedono dopo aver militato in Serie A per tre stagioni anche non consecutive nelle ultime quattro, compresa la stagione al termine della quale è maturata la retrocessione dalla massima serie nel campionato cadetto”. Al club granata dovrebbero andare 25 milioni di euro, cifra massima che una società può incassare come paracadute. Ma lo stesso discorso andrebbe fatto per Udinese, Sassuolo, Empoli e Cagliari. Tuttavia, il massimo totale erogabile dalla Lega di A è di 60 milioni: se retrocedessero tre club che ne avrebbero diritto a 25 ciascuno, si sforerebbe e il regolamento prevede l’abbassamento a 20 milioni a testa. Accadrebbe se il torneo finisse oggi. Va poi ricordato che un 10% va necessariamente ceduto alla Lega Serie B da ciascuna retrocessa a titolo di contributo di solidarietà e un restante 10% va obbligatoriamente lasciato sul conto Lega a copertura. Dunque, se fossero 25 milioni, si scenderebbe a 20 percepiti; se fossero 20, si andrebbe praticamente a 16.

Se invece retrocedesse almeno una tra Lecce e Frosinone, la Bersagliera avrebbe diritto a qualche soldino in più. Le “società retrocesse di fascia A”, infatti, incassa 10 milioni di euro di paracadute e sono quelle che retrocedono in B dopo appena un anno in massima serie. Sarebbe il caso dei giallazzurri. Le “società di fascia B”, invece, portano a casa 15 milioni di euro e sono quelle che retrocedono dopo aver militato in A per due stagioni, anche non consecutive, nelle ultime tre. Sarebbe il caso del Lecce. Secondo il regolamento nel caso in cui “la somma delle singole quote spettanti agli aventi diritto sia inferiore all’ammontare complessivo di 60 milioni di euro, la somma di paracadute residuo andrà ad alimentare il fondo paracadute relativo alla stagione sportiva successiva, fino all’ammontare massimo di 75 milioni”. In questa annata non è disponibile un budget residuo derivante dalle scorse stagioni sportive: nel 21/22 e 22/23 le squadre retrocesse si sono infatti spartite l’intero ammontare disponibile.

Modalità di erogazione

Lo statuto della Lega Serie A prevede che una prima quota di paracadute (il 40%) sarà erogata a ciascuna società il giorno successivo alla disputa dell’ultima gara del campionato al termine del quale è maturata la retrocessione, fermo restando che ci siano le condizioni per la partecipazione al campionato di Serie B. La seconda e ultima parte (il 60%) viene invece corrisposta al momento dell’ammissione della società retrocessa al campionato cadetto della stagione sportiva successiva a quella nella quale è maturata la retrocessione. Il totale sarà accantonato in un conto dedicato della Lega (quindi nessun bonifico diretto alle casse del club, men che meno alle tasche del presidente, nda) e maturerà interamente ad iscrizione avvenuta ed effettiva partecipazione al campionato di Serie B. La disponibilità dei soldi effettiva ci sarà entro 15 giorni dalla disputa della prima gara ufficiale della nuova stagione sportiva. In caso di deferimento per illecito sportivo con responsabilità diretta della società e prima dell’inizio del torneo di B 2024/25, l’erogazione del paracadute sarebbe sospesa fino a diversa delibera dell’assemblea.

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