BELEC 6. Subito attento tra interventi ed uscite. Può poco sul pareggio di Ings e ancor meno sul penalty di El Ghazi, che lo spiazza. Non vede partire il tiro di Young che s’insacca sul suo palo. (dal 71′ FIORILLO 6,5. Entra e si esalta subito su Hourihane. Attento anche in due altre occasioni per bagnare senza prendere gol il suo esordio in granata).
KECHRIDA 5,5. Si fa subito vedere in avvio con un bell’anticipo, riparte in velocità ma perde sanguinosamente il pallone nella metà campo avversaria. Suo anche il primo tentativo verso la porta avversaria: segue bene a rimorchio l’azione al 17′, conclusione deviata. Si dimentica Bidace che fa servizio assistenza sul gol del pari locale. Non male nel complesso, ma deve crescere: a 7′ dalla fine orchestra una buona ripartenza, ma sbaglia il passaggio appena entrato nella linea dei venti metri. (dall’87’ GALEOTAFIORE sv).
GYOMBER 5. Rischia per una trattenuta in area agli albori del match, l’arbitro lascia correre in virtù del tenore amichevole, ma lo rimprovera. Poco reattivo sul pareggio di Ings. Commette l’evitabile fallo da rigore del vantaggio inglese. Ingenuo. Un po’ meglio nella ripresa.
STRANDBERG 6,5. Semplice ed elegante nello stesso tempo. Ha il piglio del regista difensivo, piede e senso della posizione. Devia il traversone sul gol del pareggio avversario; in precedenza era stata preziosissima la sua sponda-assist per il gol di Obi. Sicuro di sé in ogni circostanza, cambia gioco con facilità e precisione. (dal 75′ BOGDAN 6. Entra e fa il centrale di destra nel reparto a tre. L’Aston Villa preferisce però sfondare dalla parte opposta).
JAROSZYNSKI 6. Bloccato lì dietro, fin troppo. Solita partita da ‘mangiapalloni’. (dal 75′ AYA 6. Un tentativo di testa su palla inattiva)
ZORTEA 5,5. Con un bello spunto salta Targett a metà prima frazione e mette un cross interessante. Fallisce un ghiottissimo contropiede alla mezzora sparando addosso al portiere Martinez e nella ribattuta è sfortunato, centrando il palo. Un errore che pesa. Bene in copertura. (dal 59′ SCHIAVONE 5. Cerca di essere ordinato, ma è il primo di una girandola di cambi che toglie un po’ di equilibri. Al rallentatore quando, a tre minuti dal termine, perde un sanguinoso pallone su cui salva ancora Fiorillo).
CAPEZZI 6. Sempre diligente. Un suo guizzo difensivo da il là al pallone del possibile 0-2 che Zortea vanifica al 30′. Cerca di ripulire il maggior numero di palloni che passano per i suoi piedi. (dall’87’ VITALE sv).
DI TACCHIO 6. Guadagna e batte il calcio di punizione che genera il gol del vantaggio campano. Rischia di regalare il raddoppio ai ‘villans’ al 35′ con un retropassaggio sbagliato. Ci mette grande agonismo al solito, ma se c’è da costruire va in difficoltà: i padroni di casa trottano.
RUGGERI 6,5. La Salernitana spinge poco di suo, ancor meno dalle sue parti. Chiude bene le diagonali arretrate. In apertura di secondo tempo prova ad affacciarsi un pizzico in più nella metà campo avversaria, senza riuscirci con continuità: c’è da contenere costantemente e lui lo fa in maniera discreta.
OBI 6,5. Entra nella storia e segna il primo gol su azione della Salernitana all’estero (nel ’95 due rigori, nda). Fa la mezzala aggiunta in una sorta di 4-4-1-1 in fase di possesso, poi ha il compito di supportare Djuric nei rari inserimenti offensivi. Esce in pressing e ci mette la sua esperienza. (dal 71′ SY 5. Apporto non tangibile).
DJURIC 6. Ci mette il fisico contro i difensori del Villa che da quel punto di vista non sono da meno. Respira un’aria conosciuta, avendo militato due stagioni nella seconda serie inglese, al Bristol. Solito lavoro sporco, che dà sostanza. Nervoso nel secondo tempo: quasi viene alle mani con Hause. (dal 78′ KRISTOFFERSEN sv).
ALL: CASTORI 6. Tiene inizialmente fuori l’ultimo arrivato Bonazzoli, che sebbene abbia nelle gambe il ritiro con la Samp è pur sempre a corto di conoscenza con i compagni. Un undici conservativo fin dal primo minuto, provando già a immedesimarsi nelle difficoltà che la squadra dovrà inevitabilmente trovare al cospetto delle squadre più quotate in A. Prima mezzora perfetta: attenzione in difesa e ripartenze, con il jolly a favore su palla inattiva, l’esatta sintesi del gioco di Castori. Due ingenuità in pochissimi minuti però costano care. Ed è esattamente la preview di quel che la Salernitana può rischiare in campionato: compatta, anche ordinata, in gol su calci da fermo. Poi, se sbagli il ghiotto raddoppio, appena ti distrai minimamente puoi essere raggiunto e superato. Nella ripresa ritmi meno forsennati. Dall’ora di gioco i primi cambi: con Schiavone per Zortea diventa 3-5-2 decisamente più marcato. Col tris di Young la partita, di fatto finisce. Buon test per capire – se ce ne fosse bisogno – che manca ancora tanto per tener botta alle big.
Alfredo
09/08/2021 at 01:33
Servono urgentemente rinforzi, senza se e senza ma