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Lega B, impugnato regolamento elettorale FIGC. Balata alle componenti: “Più autonomia”

Ieri sera si è riunita l’assemblea di Lega B in videoconferenza, la convocazione ha avuto carattere d’urgenza. Presenti tutte le società, all’unanimità l’organo assembleare ha dato mandato al presidente Mauro Balata di impugnare la delibera con cui la Figc ha approvato, lo scorso 15 luglio, il regolamento elettorale, confermando i pesi attribuiti alle singole componenti in vista dell’assemblea per l’elezione del presidente federale del 4 novembre.

Lunedì, infatti, durante il Consiglio federale la Lega B si era espressa in modo contrario alla delibera, valutando la necessità di attendere l’approvazione del ‘decreto legge sport’. In quella sede, infatti, il presidente Balata aveva sottolineato il rischio di andare a elezioni Figc con normative in contrasto e sicuramente non adeguate con la disposizione di legge che potrebbe entrare in vigore nei prossimi giorni.

L’incontro

Questa mattina, invece, il presidente di Lega, Mauro Balata, ha incontrato le componenti del calcio. “La Serie B ha rappresentato l’esigenza di una riforma che veda una maggiore autonomia delle leghe professionistiche su alcune scelte che possano essere funzionali al sistema calcio italiano e alla sua crescita”, ha dichiarato il numero uno della Lega B. Balata ha poi continuato: “Ogni lega deve avere il proprio tratto distintivo. Noi come Serie B abbiamo affermato una chiara identità, anche portando tutte le nostre risorse a vantaggio del minutaggio per giocatori Under 21 italiani, una decisione presa nel 2022 e dopo una serie di passaggi non semplici. Ora ci troviamo al termine del quadriennio olimpico a discutere di riforme – continua Balata – abbiamo avuto tanto tempo per farle ne abbiamo parlato troppe volte e noi come Lega B abbiamo sollecitato spesso nel cercare soluzioni, ma non possiamo pensare che la struttura attuale della governance federale, che va ristrutturata nella direzione indicata anche dal Governo, possa migliorare o agevolare il dialogo all’interno di tutte le componenti e la crescita del sistema”.

Infine, il presidente ha concluso: “È dunque necessario procedere con il riordino dei valori politici e della rappresentanza al fine di consentire al calcio professionistico di aumentare la propria quota al 50%, con la B che vedrebbe incrementare l’attuale percentuale, sicuramente ingiustificata e penalizzante rispetto al ruolo che gioca nel sistema calcio Italia”.

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