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FOTO. 19 giugno 1919, il nuovo murales nel dettaglio: “Ora a disposizione della nuova società”

Un rapporto “osmotico” con città e tifoseria, per usare un’espressione di Danilo Iervolino. Si respira nell’aria e si legge sui muri, dai vicoli del centro storico alla Zona Orientale (e non solo), Salerno e i salernitani vivono e pensano in granata. Ieri sono proseguiti i lavori sul murales al sottopasso in via SS. Martiri a Salerno, iniziato a settembre scorso dopo diversi rinvii. I ragazzi dell’Associazione 19 giugno, come spiegano ai nostri microfoni, dovranno ancora apportare delle modifiche entro il prossimo fine settimana: una didascalia al di sopra delle sagome dei tre calciatori, i loghi nelle loro casacche. Poi, a completamento, la scritta “Macte Animo”, motto sociale del club contenuto nel punto 4 dello statuto di fondazione.

Nel dettaglio

Ad aprire la rassegna di tutti i loghi della storia della Bersagliera è riportato il civico dove venne fondato il club: corso Umberto I, numero 67. Lì dove oggi è in bella vista una targa commemorativa in biancoceleste, i colori sociali delle prime divise (1919-1922 e poi dal 1929 fino al 1943 con l’intermezzo della Salernitanaudax in nero e celeste). Proprio in prossimità del sottopasso, poi, la raffigurazione di tre calciatori. L’immagine risale alla prima partita giocatori con l’Ippocampo sul petto, un Napoli-Salernitana del 1949 al “Collana”. Sul lato più prossimo al parcheggio della stazione, invece, un confronto tra passato e presente: la raffigurazione del Vestuti progettato da Camillo Guerra, casa dei granata fino al 1990, lascia progressivamente spazio allo stadio Arechi, che in quell’anno vede il ritorno in B dell’Ippocampo. A concludere, sul lato destro, l’indicazione dei tre campi da gioco, con una speciale menzione per il “Piazza d’Armi”, il primo storico spiazzo che ospita la Salernitana fino agli anni Trenta. In realtà, la Salernitana inizia a giocare in campi di fortuna prima di potersi iscrivere al campionato agonistico, come Piazza dei Martiri, Piazza Mercato oppure un campo nei pressi del Teatro Verdi che ospitava anche gli allenamenti. Iscrittasi al torneo, occorre uno spazio, poi richiesto al generale della divisione d’armata dell’epoca. Il campo, al di sotto della Carnale, è il “Divisionale”, chiamato così in quanto luogo di riferimento della divisione d’armata. Ufficialmente, quindi, la prima partita di un campionato agonistico si disputa lì, in quella zona detta “Piazza d’Armi”, che storicamente indica gli spazi sottoposti a controlli militari, come ce n’erano di altri a Salerno in quel periodo.

Nuove iniziative

Bruno Scafuro, che cura la grafica e l’allestimento per le iniziative dell’Associazione 19 giugno 1919, è intervenuto ai nostri microfoni per spiegare l’iniziativa: “Il murales è nato come idea per il Centenario, poi la burocrazia ci ha rallentato. Con l’aiuto dei consiglieri Mazzeo e Petrone abbiamo chiuso l’autorizzazione l’estate scorsa, per poi iniziarlo a settembre”. Anche l’Associazione, attraverso i propri canali social, ha celebrato l’avvento di Iervolino al timone della società: “La nostra esperienza con la vecchia proprietà (Lotito e Mezzaroma, ndA) non è stata molto felice, perchè si manifestava, con la tutela del patrimonio storico, l’equivalente della gestione aziendale: ovvero approssimata e senza visione di prospettiva. Abbiamo un rapporto sincero con Gianluca Lambiase (adetto stampa, ndA), l’unico che ci ha tutelato e che è riuscito ad accompagnarci nei nostri progetti”, ha spiegato Scafuro ai nostri microfoni. “Ci siamo visti costretti, noi come associazione, a promuovere iniziative in solitudine, questo ha comportato problemi. In occasione della mostra sul Centenario, la società ha deciso di abbandonarci e ci siamo fatti aiutare dai tifosi. Alla fine è stato giusto così, doveva essere la loro festa”. In chiusura, l’Associazione apre a future iniziative in collaborazione con la nuova proprietà: “Ora metteremo a disposizione della nuova società tutto il nostro bagaglio storico e di esperienze, ovvio che se vorranno fare un discorso serio dovranno guardare al loro interno, noi potremo essere solo un supporto esterno”. 

 

Il murales completo sulla storia granata, qui la gallery nel dettaglio:

 

Una delle ultime iniziative ha visto l’Associazione in collaborazione con Caffè Motta, questa stagione al fianco dei granata. Quattro confezioni in edizione limitata, che ripercorrono ciascuna una fase della storia della Salernitana con i relativi protagonisti, da Margiotta a Ribery, dal compianto Ago fino a Di Tacchio e Breda. “Il responsabile di Caffè Motta ci ha contattati per fare un prodotto da lanciare per Natale. – ha spiegato Scafuro – Siamo arrivati alla conclusione che era giusto raffigurare quattro periodi storici con calciatori, situazioni, eventi e marchi di riferimento del periodo, in modo tale da avere un set di lattine da caffè collezionabili”.

Le confezioni di Caffè Motta in collaborazione con Ass. 19 giugno

 

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