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Arechi ingiallito, niente paura: trasemina di stagione per ritrovare il verde pieno col Perugia

Tra l’Ascoli e il Verona, vista la differenza di prestazioni della Salernitana e soprattutto di risultato, l’unico comune denominatore è stato il manto erboso dell’Arechi ingiallito. Ma l’effetto è solo cromatico e, sebbene abbia fatto storcere il naso a più di un tifoso dagli spalti, non fa preoccupare società e diretti interessati, calciatori in primis. Insomma, non sarà di colore verde pieno come i giardinieri del club hanno abituato da qualche anno a questa parte (eccezion fatta per cause di forza maggiore dell’estate 2017, post concerto di Tiziano Ferro) ma non si presenta gibboso: lo scorrimento e il rimbalzo del pallone sono assolutamente regolari. Il motivo del lieve ingiallimento è da ricercare nel repentino abbassamento delle temperature. I giardinieri sono alle prese con la regolare trasemina che deve essere effettuata, appunto, tra fine settembre e ottobre, al termine delle alte temperature estive e ovviamente prima dell’arrivo di quelle fredde dell’inverno. La sosta del campionato che giunge in calendario dopo la trasferta di Cremona, aiuterà senz’altro il ripristino delle condizioni cromatiche normali in tempo utile per il prossimo impegno casalingo della Salernitana, in programma domenica 21 ottobre contro il Perugia.

Intanto, la Lega B ha messo per un po’ da parte la graduatoria sul miglior terreno di gioco che da ormai tre stagioni accompagna i club cadetti. L’anno scorso l’Arechi ha ottenuto il terzo gradino del podio, con tanto di riconoscimento economico da sfruttare per apportare migliorie al campo. Allo stato attuale l’iniziativa è congelata ma venerdì in assemblea ordinaria a Milano i 19 presidenti dovrebbero ridiscuterne e introdurla nuovamente.

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