Se si dovesse tradurre in emozione l’ultimo ballo, forse sarebbe la nostalgia. La mancanza di un amore, il saluto che fa mancare il respiro: non si sa come ci ritroveremo “a settembre” e non si sa cosa potrebbe riservare il futuro. Certo è che, una relazione a distanza ha il retrogusto amaro e il pensiero dolce di chi sa che dovrà sacrificarsi e lasciarsi per un po’ prima di riabbracciarsi più forte. E non è il “ti lascio perchè ti amo troppo”, anzi. “Ti amo troppo e quindi sto vicino a te e non vedo l’ora che arrivi il momento di guardarti negli occhi nuovamente ma mi godo l’attesa che aumenta il desiderio”: lo pensano, lo dicono, lo immaginano i tifosi della Bersagliera che questa sera hanno consumato gli ultimi chilometri fino allo stadio Zini di Cremona prima di riporre sullo scaffale le scarpe consumate di passione (almeno fino a quando i granata non si riuniranno per il ritiro estivo in preparazione della prossima stagione).
Erano 1158 nel settore ospiti dell’impianto lombardo (più tanti altri tifosi residenti al nord e tifosissimi dell’ippocampo che hanno preso posto in tribuna) per assistere a Cremonese-Salernitana ma sono stati infiniti, lo sono e lo saranno. I tifosi della Salernitana hanno messo “in circolo l’amore” per la maglia con la presenza incondizionata tra gli alti e i bassi fino ad arrivare agli applausi e a meritarsi un posto nella speciale classifica delle tifoserie da brividi e pelle d’oca. Senza esitare mai, neanche quando si è trattato di raggiungere mete lontane e vicine e neanche quando tutto sembrava finire in un pozzo senza via d’uscita. Accanto alla Bersagliera per coprirle le spalle in una battaglia all’ultimo respiro.
Tutto davanti agli occhi della società granata che ha sempre reso “grazie” a chi ha emozionato tra cori e mani al cielo, tra sciarpe che hanno costruito un muro e bandiere che hanno colorato gli stadi d’Italia, sventolando nel ricordo di chi non c’è più ma che guarda la Salernitana dall’alto. Anche stasera in tribuna d’onore c’era l’amministratore delegato Maurizio Milan che si è anche sostituito a Dia (assente dopo l’intervento subito in settimana) ritirando al suo posto il premio come giocatore del mese.
C’erano anche tanti “infiltrati” speciali allo stadio di Cremona questa sera: da Willie Peyote al ct della nazionale U21 Nicolato, attento osservatore di Pirola (sponda granata) per un totale di 10.308 spettatori.
Striscione esposto dai tifosi della Cremonese al fischio di inizio con un chiaro appello alla società: “Stagione 2023/24 progetto serio e trasparente per Cremona e la sua gente”. Attimi di tensione – invece – all’inizio della seconda fase di gioco, come già accaduto a Genova dopo la retrocessione della Samp, anche qui il match è stato sospeso per circa 6 minuti dopo il lancio in campo di alcune torce e fumogeni da parte degli ultras grigiorossi che hanno mostrato uno striscione emblematico: “Cambia categoria, non il sentimento per me che sei mia ogni momento”. “Amami ancora…” intonano i tifosi della Cremonese, che si arrendono alla serie cadetta ma non dimenticano colori e non rinnegano la maglia, anzi.
E se la Salernitana fosse un “Picasso” prezioso, restituito ad un museo dopo un fortuito ritrovamento? Un bellissimo quadro ma anche una bella e fresca canzone estiva di Willie Peyote che tra il profetico e il poetico un po’ immortala quella “granata nostalgia” di inizio estate nonostante “non resisto lontano da te”: “Tra i miei sbalzi d’umore non so più che gusto ha senza te sembra tutto mediocre, non so più che senso ha, come se vedessi il mondo intero in bianco e nero è un film muto e la trama non c’è, nero come il mio umore che va giù e lì resterà fino al prossimo incontro con te. Sei un attimo senza fine, sei tutte le mie endorfine…”.
Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.