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Amarezza Salernitana, riconosciuta buona fede del Brescia per il caso crediti d’imposta

Il sapore della retrocessione dello scorso anno della Salernitana dalla Serie B alla Serie C rischia di diventare ancora più amaro dopo la decisione della Corte di Giustizia tributaria di primo grado di Brescia di sospendere le cartelle esattoriali dell’ex patron della squadra lombarda Massimo Cellino. L’ex proprietario del Cagliari avrebbe dovuto pagare per la vicenda legata ai crediti d’imposta usati per gli stipendi di una parte dello scorso campionato, gli stessi crediti risultati inesistenti che portarono alla penalizzazione ed alla retrocessione diretta in terza serie del Brescia. La società aveva acquistato i crediti d’imposta fittizi dal gruppo Alfieri. Dopo mesi in cui l’Agenzia delle Entrate ha ribadito più volte la consapevolezza del club di essere complice in una frode fiscale, la Corte di Giustizia ha reputato “ragionevolmente fondato anche il fumus e dunque la tesi difensiva sulla buona fede del club“.

Tutto iniziò il 28 febbraio con la Covisoc che chiede all’Agenzia delle Entrate ulteriori approfondimenti sul Brescia. Le tempistiche si allungano e solamente venerdì 16 maggio arrivò la risposta: i crediti d’imposta non esistono. Il giorno successivo, la Covisoc trasmise gli atti alla Procura FIGC che dopo un giorno comunicò la chiusura delle indagini. La Lega B rinviò i playout che si sarebbero dovuti disputare il giorno seguente.

Il 22 maggio, la Procura FIGC deferì il Brescia per una serie di violazioni di natura amministrativa. Dopo una settimana, il Tribunale Federale Nazionale decise di sanzionare con 4 punti di penalizzazione per la stagione corrente e 4 per quella successiva il club lombardo. Il Brescia finì in Serie C. Il 6 giugno fu la deadline per pagare gli stipendi arretrati e di conseguenza arrivò anche il fallimento.

Continua, quindi, ad essere sempre più scura e meno chiara la vicenda che ha condannato i granata ai playout contro una Sampdoria retrocessa in terza serie sul campo. I granata, adesso, potranno anche procedere per vie legali, ma sarebbe una magra consolazione rispetto all’epilogo dello scorso campionato.

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