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Violenza negli stadi, più poteri a steward? Lunedì riunione calcio-governo-forze dell’ordine

Dopo l’Epifania, un confronto tra Governo, Figc e tutori dell’ordine per una nuova stretta sulla violenza negli stadi. Ci sarà anche la Lega B a Roma, presso la Scuola Superiore di Polizia, con il presidente Mauro Balata che risponderà presente all’invito del Ministro del’Interno, Matteo Salvini, assieme anche al presidente del Coni, Malagò, a quello della Federcalcio, Gravina, ai suoi colleghi Miccichè (Serie A), Ghirelli (Serie C) e Sibilia (LND), al capo della Polizia Gabrielli e a Daniela Stradiotto, la numero uno dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. Dovrebbero presenziare anche i rappresentanti di Aic, Aia, AssoAllenatori e media sportivi. Salvini chiede anche rappresentanze dei tifosi, senza che però vi siano organismi unanimemente deputati e che abbiano peso specifico per esser voce qualificata in capitolo.
“Se ci sono le regole, vanno fatte rispettare e con squalifiche a vita se inizi a colpirne qualcuno altrettanti capiscono che aria tira. La responsabilità penale è soggettiva e non è delle società, il problema in Italia è la certezza della pena”, sottolinea Salvini. Dalla discussione, verranno fuori proposte operative e legislative che il prossimo Consiglio Federale discuterà il 31 gennaio in via Allegri. Salvini e Malagò guardano al modello inglese: niente divieti di trasferte, né chiusure degli stadi, bensì maggiori poteri agli steward (figure, peraltro sottopagate, che rischiano tanto e non hanno tutele, né possibilità di azione nel contrastare le irregolarità. In alcuni casi, neppure la formazione necessaria, buttati negli stadi allo sbaraglio per ottemperare agli obblighi) a cui dare più responsabilità. Più severità con chi si comporta male, in campo e fuori, con l’estensione del Daspo a vita ma anche maggiori sottolineature agli episodi violenti di giocatori, dirigenti o allenatori, con squalifiche più lunghe e radiazioni più “facili”.

 

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