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Giovanili

Under 15, ritmi bassi e 0-0 casaligo contro il Crotone. Longo: “Poca cattiveria nel finalizzare”

Campionato Under 15 Serie A e B, Girone C – 14ª Giornata

Salernitana-Crotone 0-0

TABELLINO

SALERNITANA: Abate, Di Maio, Riccio, Garofale (29′ st Musilli), Scialla (32′ st Iannone), Cavaiola, Abitino, Sabatino, Marino (19′ st Campanile), Lanari (1′ st Grattacaso), Luongo. A disp. Blanco, Arcella, Vellella, Carbone, Guerra. All. Luongo.

CROTONE: Tucci, Macrì, D’Aprile, Moschella, Filosa, Abbruzzese, Toziano, Zinbalatti (28′ st Sorbara), Palermo (11′ st Pasqua), Nisticò (28′ st Lupinacci), De Fazio (19′ st Lavigna). A disp. Falbo, Virardi, Iaquinta. All. Giancotti.

Arbitro: Sig. Franza di Nocera Inferiore.

Ammoniti: Sabatino (S), Nisticò (C). Angoli: 3-3. Recupero 0′ pt – 3′ st.

Pareggio a reti inviolate quello tra Salernitana e Crotone Under 15 al ritorno in campo dopo la pausa natalizia.

I granatini sono subito pericolosissimi al 4′ con la bella sponda di Abitino per il taglio di Luongo che però conclude debolmente solo contro il portiere. Il ritmo però stenta ad alzarsi e l’unico altro flash del primo tempo è un’altra clamorosa palla gol a un minuto dall’intervallo, quando Cavaiola trova con un bel lancio Riccio che poi crossa in mezzo, Lanari riesce ad anticipare il difensore ma Luongo non gli dà il tempo di coordinarsi provando a girare la palla in rete e trovando invece l’opposizione del portiere che con i piedi devia in angolo.

Nella ripresa partono meglio gli ospiti, approfittando a 7′ della Salernitana scoperta sul proprio lato destro, dove Nisticò fa viaggiare De Fazio che però tira male e non inquadra la porta da posizione ravvicinata. Ancora un’amnesia della retroguardia granata al 14′ favorisce De Fazio che è solissimo su un cross dalla destra, ma non riesce a centrare la porta col piattone al volo.

Impreciso anche il piatto di Campanile al 26′ dopo che Grattacaso aveva sfondato di forza a sinistra e l’aveva messa dietro per l’inserimento del centrocampista che ha concluso troppo alto. Nei minuti finali i padroni di casa, evidentemente ancora appesantiti dopo le feste, non hanno la forza per la caratteristica spinta finale di una squadra che vuole vincere tra le mura amiche e il risultato finale è uno scialbo 0-0.

Anche mister Longo ha notato un po’ di fatica della squadra a tenere alti i ritmi, ma il problema principale è stato non finalizzare le ottime occasioni avute: “Alla ripresa da una lunga pausa è sempre difficile la prima partita, però, nonostante i ritmi troppo bassi che sono da migliorare, abbiamo avuto tante palle gol con cui poter passare in vantaggio. Ci è mancata un po’ di cattiveria nel finalizzarle e portare a casa l’intera posta in palio. Lo avremo meritato perché non abbiamo subito nulla a fronte di varie occasioni nitide, peccato perché sono punti persi che potrebbero risultare decisivi“.

La Salernitana ha rischiato di pagare un prezzo ancora più caro con qualche distrazione dietro a inizio ripresa: “A volte con la foga di cercare la rete ci siamo scoperti un po’ e li abbiamo lasciati un po’ troppo soli, ma è anche vero che gli avversari non hanno mai concluso verso lo specchio. Le prestazioni ci sono sempre state, proviamo sempre a costruire gioco e lo abbiamo fatto anche contro il Napoli e le altre squadre che competono per le prime posizioni. Resta però l’amaro in bocca per una partita dominata e non vinta, così diventa anche difficile commentare a fine partita perché si cerca sempre qualcosa che non è andato bene. Dobbiamo rimetterci a lavoro per alzare i ritmi, era la prima gara dopo un mese“.

Le difficoltà della squadra si sono viste anche nel finale, quando è mancato anche l’ultimo sforzo per provare a vincere: “Dopo un mese di inattività, per quanto puoi fare bene in allenamento, comunque manca una partita ufficiale da troppo tempo, è normale che manchi qualcosa dal punto di vista fisico e atletico. Oggi però abbiamo pagato più la mancanza di cattiveria per finalizzare meglio le azioni. Abbiamo avuto subito l’occasione di passare in vantaggio, poi un’occasione simile con lo stesso calciatore anche questa fallita. Avessimo segnato loro sarebbero anche stati costretti ad aprirsi un po’, lasciandoci più spazio e fluidità, invece sono potuti rimanere sempre in undici dietro la linea della palla a ostacolare la nostra manovra, già più complicata per qualche assenza. Però le occasioni ci sono state, dobbiamo continure così sperando di avere più fortuna, perché finaliziamo troppo poco rispetto a quanto creiamo. Testa sotto e lavorare“.

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