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Serie B

Serie B, la Top 11 della nona giornata: Livorno e Verona con due uomini a testa, c’è Di Tacchio

La nostra ‘top 11’ della nona giornata di Serie B, schierata con il 4-3-1-2, è la seguente:

SILVESTRI (VERONA): protagonista assoluto del successo scaligero contro il Perugia di Nesta. Neutralizza il rigore di Vido, prima di compiere due interventi prodigiosi sulle conclusioni ravvicinate di Dragomir.

FAZZI (LIVORNO): le sue costanti sovrapposizioni rappresentano una soluzione di passaggio in più per le geometrie di Diamanti. Fluido nella corsa che anticipa il perfetto traversone tramutato in gol da Raicevic.

TONUCCI (FOGGIA): abituato ad ingaggiare furiosi corpo a corpo con gli attaccanti, l’ex barese interpreta bene anche i compiti di centrale di destra di una difesa a tre, sganciandosi dalla linea difensiva per partecipare alla manovra e trovare addirittura il gol con un bolide scagliato dai trenta metri.

STRUNA (PALERMO): Litteri è un cliente scomodo, ma l’ex carpigiano lo limita con la fisicità e la rapidità che caratterizzano il suo bagaglio atletico. Non contento, si getta in avanti nel finale di gara per raccogliere la respinta del portiere veneto e regalare almeno un punto alla squadra rosanero.

MARTELLA (CROTONE): soffre nel primo tempo la verve e l’aggressività di Casasola, ma nel finale di gara, complice la passività difensiva della Salernitana, diventa protagonista assoluto dello Scida. Prima serve un calibrato pallone sulla testa di un Budimir concreto ma pescato in off side, poi, replicando la prodezza casalinga contro il Padova, regala un cioccolatino già scartato per la testa di Simy.

HENDERSON (VERONA): il ragazzo scozzese cresce a vista d’occhio ed aggiunge nuove qualità al suo interessante repertorio calcistico. Oltre all’abituale dinamismo sotto forma di aggressività ed inserimenti, l’ex barese s’inventa anche una perfetta punizione a giro che beffa Gabriel e l’assist chirurgico che consente a Di Carmine di regalare tre punti alla squadra scaligera.

DI TACCHIO (SALERNITANA): diga di fondamentale importanza nell’assetto tattico di Colantuono, il mediano pugliese si diverte anche a smentire coloro che lo ritenevano un semplice interdittore di centrocampo. Il suo piede mancino infatti, oltre a rendersi protagonista di tremendi siluri dalla distanza, regala spesso respiro alla manovra con lanci lunghi e precisi. Ancora qualche leziosismo da eliminare in fase di disimpegno, prima di diventare uno dei centrocampisti centrali più forti del torneo.

BRANCA (CITTADELLA): sta provando a recuperare il tempo perduto e a valorizzare gli ottimi trascorsi in terza serie con le maglie di Sud Tirol ed Alessandria. La finta che manda a farfalle Gravillon e consente a Finotto di superare Fiorillo vale da sola il prezzo del biglietto ed il suo ingresso nella ‘top 11’ di giornata.

DELI (FOGGIA): quaranta partite in serie B impreziosite da 6 reti e 10 assist fanno di lui uno dei centrocampisti offensivi più produttivi del torneo cadetto. Vede la porta e non disdegna il suo contributo in fase difensiva. Compito assolto alla perfezione anche contro il Lecce. A Salerno ancora ci si chiede come abbia fatto la società granata a lasciarselo sfuggire quando lo aveva già da tempo in pugno.

CODA (BENEVENTO): quando è in giornata e sprigiona la notevole qualità tecnica del suo repertorio calcistico, l’attaccante metelliano  non teme il paragone con i colleghi più blasonati del torneo cadetto. Devastante e decisivo. Prima realizza un gol di pregevole fattura, poi lancia verso la porta Insigne ed infine trova il palo su una potente punizione leggermente decentrata.

RAICEVIC (LIVORNO): il montenegrino dissipa i dubbi cagionati dall’assenza di Giannetti, rendendosi protagonista di una prestazione tenace e qualitativa. Raccoglie prontamente il perfetto assist di Fazzi, poi sfiora l’eurogol con una conclusione incrociata di destro ed effettuata in piena corsa.

ALL. ZENGA (VENEZIA): ha cambiato i connotati tattici della squadra lagunare, affidandosi ad un 4-1-4-1 più rispettoso delle caratteristiche tecniche dei calciatori a disposizione. La coesistenza di Bentivoglio e Schiavone e le corsie esterne affidate agli spunti di Falzerano e Di Mariano sono alla base del suo interessante progetto tattico.

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