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Salernitana, che incubo! Cinque schiaffoni in faccia dal Carpi, tracollo imbarazzante

TABELLINO SALERNITANA-CARPI 2-5

SALERNITANA (3-5-2): Micai; Pucino, Schiavi, Gigliotti (38’ st Orlando); Casasola, Akpa Akpro (17’ st Rosina), Di Tacchio, Minala, Lopez; Calaiò, Djuric (35’ st Jallow). A disp: Vannucchi, Odjer, D. Anderson, Vuletich, Marino, Memolla, Migliorini,  A. Anderson, Jallow, Mazzarani. All. Gregucci

CARPI (4-4-1-1): Piscitelli; Pachonik, Sabbione, Poli, Pezzi; Rolando, Coulibaly, Vitale (13’ st Kresic), Marsura; Crociata (30’ st Pasciuti); Cissè (23’ st Arrighini). A disp: Serraiocco, Suagher, Buongiorno, Piscitella, Vano, Romairone, Saric, Barnofsky, Wilmots. All. Fabrizio Castori

Arbitro: Luigi Pillitteri di Palermo (Grossi/Lombardo). IV uomo: Livio Marinelli di Tivoli

NOTE. Marcatori: 8’ pt su rig e 31’ pt Cissè (C), 18’ pt Djuric (S), 33’ pt Calaiò (S), 3’ st Crociata (C), 35’ st Sabbione (C), 48′ st Arrighini (C); Ammoniti: Djuric (S), Sabbione (C); Espulso Lopez (S) al 7’ pt per fallo da ultimo uomo; Angoli: 9-1; Recupero: 1’ pt – 4′ st; Spettatori: 3359 (2003 staccati + 1356 abbonati) di cui 30 da Carpi.

L’ennesimo ko, addirittura 5 gol subiti, un match point fallito. E ancora una salvezza da agguantare. All’Arechi torna la proprietà al gran completo, ma Lotito e Mezzaroma vengono scottati dal sole, dai cinque gol del Carpi e soprattutto dai cori che provengono dall’esterno dello stadio non proprio teneri. La squadra di Castori fa praticamente quello che vuole e vince a Via Allende 5-2 calando una manita pesantissima. La Salernitana gioca in inferiorità numerica tutta la partita ma riesce comunque ad andare a riposo sul pareggio. Nel secondo tempo, poi, il tracollo: nessuna reazione al gol subito a freddo, nessun ordine, solo confusione e troppo nervosismo. Sesta sconfitta in casa, la quindicesima in totale e il conto dei gol subiti sale a 50. +5 il margine sulla zona playout e salvezza tutt’altro che scontata. Tutto troppo brutto per essere vero, ma mercoledì a Foggia la Salernitana si gioca il campionato.

LA CRONACA. Si capisce dopo soli sette minuti che sarà una partita complicatissima per la Salernitana. Akpa Akpro si fa soffiare il primo (e non ultimo) pallone della sua gara, Lopez travolge in area di rigore Rolando e rimedia il rosso e il calcio di rigore per il Carpi che Cissè trasforma senza problemi. I piani tattici di Gregucci si stravolgono subito e la Salernitana si schiera con un 4-3-2. La linea difensiva comprende un fantastico Pucino e un disastroso Schiavi a protezione di Micai, con Casasola e Gigliotti sulle fasce. La regia è affidata a Calaiò e per la prima volta in stagione il gioco appare pulito e ordinato. Merito dello straordinario impegno dell’arciere che gioca a tutto campo e favorisce la manovra granata, oltre a caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti più critici. In fase di possesso l’uomo in meno non si sente, ma quando la Salernitana perde palla il Carpi va sempre in porta. La squadra di Castori non ha tanti mezzi, ma il 4-4-1-1 è compatto e i biancorossi sono bravi a sfruttare i grandi spazi lasciati dai granata. Quando si tratta di difendere, però, il Carpi va in confusione. E così il primo tempo trascorre tra gol, occasioni sfumate e veementi proteste della Salernitana contro la direzione arbitrale: a ogni contatto Schiavi e compagni circondano Pillitteri per sfogare la frustrazione più che altro, forse solo al 19’ del secondo tempo il contatto Kresic-Djuric meritava il rigore.

Al 18’ la Salernitana fa 1-1 grazie al solito (ormai è il caso di dirlo) Milan Djuric. Il bosniaco salta più in alto di Sabbione e su calcio d’angolo di Gigliotti di testa pareggia la partita. Altra ottima gara di Djuric che lotta, difende palla e si rende di nuovo protagonista. I 3mila dell’Arechi esultano e poi tornano in silenzio, i 100 tifosi all’esterno dello Stadio contestano. E intanto il Carpi ci prova con Cissè, la Salernitana con Minala e poi arrivano botta e risposta tra il 31’ e il 33’. Rolando prende palla a Schiavi e regala a Cissè l’assist del nuovo vantaggio emiliano, poi Akpa effettua l’unica giocata buona della sua partita e serve a Calaiò il pallone del 2-2.

Al rientro in campo il ritornello non cambia, ma la musica è ancora meno apprezzabile. Dopo soli tre minuti Crociata dal limite segna il terzo gol del Carpi, servito da Cissè uscito vittorioso da uno scontro fisico con Akpa. La Salernitana comincia a perdere la pazienza, Coulibaly grazia Micai dopo l’ennesimo contropiede e allora Gregucci si decide a far entrare Rosina passando al 4-2-1-2. Il fantasista calabrese incide meno del solito, anche un po’ più egoista rispetto alle ultime comunque positive partite. La Salernitana va in confusione e non crea pericoli, il Carpi invece cerca il poker con Arrighini e lo trova con Sabbione al 35’ chiudendo di fatto la partita. Teoricamente Pucino tiene in gioco il numero 4 emiliano, che però appare leggermente avanti dal replay e quindi in fuorigioco. Gregucci decide allora di lanciare Jallow al posto di Djuric, proprio nel momento migliore del bosniaco con Calaiò invece in debito di ossigeno. Poi tocca anche a Orlando, ma ad andare vicino al gol è ancora il Carpi con Marsura. Nel recupero poi Arrighini fa il punto definitivo del 5-2. La squadra di Castori finisce con 5 reti, ma ne poteva fare benissimo dieci. E prima di questo turno era l’ultima in classifica.

La sconfitta del Venezia permette alla Salernitana di restare a +5 sui playout in attesa del Foggia (impegnato a Cremona, il distacco potrebbe accorciarsi di un punto). E mercoledì primo maggio c’è proprio Foggia-Salernitana. La salvezza è ancora lontana.

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