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Report Benevento, la penna avversaria: Luigi Trusio de Il Mattino

Si preannuncia una grande sfida questa sera allo stadio ‘Vigorito’, un derby tra due squadre che puntano ai piani alti della classifica. La corazzata Benevento proverà a bissare la difficile vittoria di Venezia, i granata invece cercheranno conferme dopo la buona prova contro il Padova. Ne abbiamo parlato con il collega Luigi Trusio del quotidiano “Il Mattino”.

 

Questa sera Benevento-Salernitana, un derby che negli ultimi anni, tra serie B e C ha regalato sempre emozioni e quest’anno si sono attrezzate per fare bene.

Mi auguro possa essere una bella gara giocata a viso aperto senza eccessivi tatticismi anche perché, in questo calcio che ci sorprende più per quello che accade nei tribunali in cui si contendono posti al sole, preferiremmo tornare al calcio giocato e vedere un derby spettacolare in campo e sugli spalti. Le premesse ci sono tutte, la Salerntana è attrezzata per puntare come obiettivo minimo ai playoff, cosa non accaduta negli anni scorsi quando la squadra veniva fatta per stazionare in B. Quest’anno sono cambiate alcune cose, Salerno merita la A. Il Benevento è la favorita del torneo, ad una mia domanda Bucchi disse che non ci nascondiamo e puntiamo alla promozione a patto che anche le altre favorite facciano lo stesso. E’ giusto che chi ha allestito squadre per il salto non si nasconda. Questi sono i presupposti“.

 

Il Benevento viene da un’importante vittoria sul Venezia, la squadra di Colantuono ha ottenuto i tre punti contro il Padova ma con maggiore facilità: con quale morale arrivano le due squadre al derby?

Il Benevento ci arriva con il morale in crescita e con grande ottimismo e fiducia, se non avesse vinto a Venezia avrebbe avuto l’obbligo di vincere con la Salernitana, avrebbe avuto più pressioni. L’imperativo di vincere non aiuta. All’inizio del campionato quando si cercano certezze, il fatto di non avere forti pressioni può aiutare. All’esordio con il Lecce questo ha inciso, a Venezia meno perché aveva la mente più libera. Per la Salernitana vale più o meno lo stesso, ma con la differenza di aver giocato una gara in più. Ai granata manca la fiammata in più, ma ha i giocatori giusti“.

 

In casa giallorossa si prevede lo stesso 11 dell’ultima gara?

La mia sensazione è che Bucchi confermi gli undici di Venezia perché in difesa non ha molte alternative. Le scelte sono obbligate con Volta e Billong perché Tuia e Costa non sono recuperabili. Questo è l’unico dubbio a prescindere dal modulo che resta 4-3-3. A centrocampo potrebbe giocare Del Pinto ma è difficile scegliere al posto di chi perché Bandinelli e Tello hanno fatto bene a Venezia. Davanti il tridente Ricci, Coda, Improta è quello più affidabile con la conferma di Ricci e Improta che garantisce più copertura“.

 

Coda e Tuia, due ex che hanno fatto la storia recente della Salernitana.

Massimo avrà motivazioni speciali davanti a un pubblico che lo ha sempre acclamato. Asencio scalpita ma Coda ha grandi motivazioni, è più un attaccate di manovra, preferisce girare più al largo. Asencio invece è un killer da area di rigore, ha una rapidità di esecuzione che pochi hanno. Tuia invece non ci sarà, è stato tenuto precauzionalmente a riposo“.

 

La Salernitana si è rinforzata per puntare almeno ai playoff, cosa si teme dei granata?

La Salernitana è una squadra abbastanza completa in tutti i settori. La definirei solida, perché è una squadra fatta di calciatori che racchiudono esperienza, fisicità, capacità di lettura della partita e da qui nasce una solidità complessiva della squadra. Giocatori come Casasola possono fare la differenza, Djuric in attacco l’ho sempre apprezzato e dopo l’esperienza all’estero è pronto per il rilancio. Giocando a tre a centrocampo e facendo salire un giocatore come Anderson, così come Casasola, si possono fare al meglio entrambe la fasi. Al centro poi ci sono giocatori come Castiglia e Di Tacchio. Anche in difesa si è rinforzata, Gigliotti è un gran bel giocatore. Forse manca l’intesa in attacco, non so se Bocalon è il partner ideale di Djuric. A me piace Jallow e in questo momento è più adatto“.

 

Due tifoserie calde, ci sarà il pubblico delle grandi occasioni.

La vendita libera è il migliore viatico per un calcio che sogniamo tutti, con tifosi con sciarpe diverse uno accanto all’altro. Le due piazze tradizionalmente non sono mai state ostili ad eccezione di un periodo. Ci sarà anche una coreografia a sostegno di Genny, un bambino di Pagani gravemente malato. E a questa parteciperà anche la tifoseria granata che aiuterà anche alla raccolta fondi. La mentalità ultras trova unione d’intenti“.

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